Tennis
Carlos Alcaraz si lamenta di un calendario con troppe partite: lo spagnolo però non rinuncia ad alcuna esibizione…
“Si gioca troppo! In qualche modo ci uccideranno. In questa fase molti bravi tennisti rischiano di perdere i loro tornei a causa di infortuni“. Sono queste le parole dello spagnolo Carlos Alcaraz, in conferenza stampa alla Laver Cup 2024. L’evento di esibizione, che ha visto confrontarsi la rappresentativa europea e il Resto del Mondo, ha sorriso alla formazione continentale e Alcaraz è stato il protagonista assoluto con il successo decisivo nel singolare contro lo statunitense Taylor Fritz.
A creare però interesse sono appunto alcune considerazioni di Carlitos, sui tanti impegni che i giocatori devono affrontare nel corso della stagione, causa di contrattempi fisici: “A volte succede che non voglio andare a giocare un torneo: non devo mentire, mi sono sentito così alcune volte. Non mi sento per nulla motivato. Eppure ho detto e ripetuto che il mio miglior tennis lo gioco quando posso sorridere e divertirmi in campo. È il modo migliore per motivarmi ad andare a giocare un torneo“, ha ammesso lo spagnolo.
Tornando su quanto accaduto agli US Open, ricordando la sorprendente uscita di scena al secondo turno contro l’olandese Botic van de Zandschulp, Alcaraz ha ribadito: “Mi sono preso una piccola pausa dopo le Olimpiadi. Pensavo che fosse abbastanza, ma probabilmente non lo è stato. Non avevo tutta l’energia che pensavo di avere“.
Considerazioni che invitano a una riflessione. È pur vero che lo spagnolo non si è mai tirato indietro rispetto a impegni non ufficiali, ricordando le esibizioni a fine 2023 con Novak Djokovic, a Las Vegas contro Rafa Nadal il 4 marzo 2024, nonostante fosse reduce da un infortunio in Sud America, e la stessa Laver Cup a precedere lo swing asiatico. Da non dimenticare anche la sua partecipazione al Six Kings Slam (16-19 ottobre), esibizione a cui aderirà anche Jannik Sinner. Pertanto, la programmazione del n.3 del mondo, anche sulla base delle sue esternazioni, va un po’ in contraddizione con quanto da lui espresso.