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Ciclismo, assegnati i Mondiali 2029 e 2030: ci sarà poi il ritorno in Italia?

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ciclismo generica / Lapresse

A Zurigo (Svizzera) si sta per entrare nel fine settimana conclusivo dei Mondiali di ciclismo: sabato 28 settembre andrà in scena la prova in linea femminile, mentre domenica si disputerà la gara regina (la prova in linea elite maschile). L’Unione Ciclistica Internazionale ha assegnato l’organizzazione delle edizioni del 2029 e del 2030: tra cinque anni si correrà in Danimarca (non è stata comunicata la città che ospiterà l’evento, ma da tempo si vocifera della capitale Copenhagen), mentre la stagione successiva si correrà a Bruxelles (si festeggeranno i 200 anni dell’indipendenza del Belgio).

Erano già stati assegnati da tempo i prossimi appuntamenti iridati: nel 2025 in Rwanda (a Kigali), nel 2026 in Canada (a Montreal), nel 2027 in Francia (in Alta Savoia), nel 2028 negli Emirati Arabi Uniti (ad Abu Dhabi). Attenzione perché nel 2031 si potrebbe tornare in Italia: l’opzione del Trentino sembra essere molto forte, sarebbe un ritorno alle nostre latitudini dopo Varese 2008, Firenze 2013 e Imola 2020.

Stiamo parlando chiaramente di ciclismo su strada, ma il Congresso UCI ha assegnato l’organizzazione anche di altre rassegne iridate: il ciclocross volerà a Hoogerheide (Paesi Bassi) nel 2028 e a Namur (Belgio) nel 2030, mentre la kermesse su pista del 2030 si disputerà a Brisbane (Australia), testando l’impianto che due anni dopo ospiterà le Olimpiadi.

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