Ciclismo

Ciclismo, il percorso dei Mondiali 2024. Un tracciato così duro non si vedeva da anni

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van der Poel / IPA Agency

Il ciclismo avrà, da domenica, un nuovo campione del Mondo. Zurigo sarà il teatro di una battaglia campale tra i grandi nomi delle due ruote, da Tadej Pogacar a Remco Evenepoel passando ovviamente per il campione uscente Mathieu van der Poel. Poiché il percorso svizzero promette di non fare prigionieri, per una delle gare iridate più dure degli ultimi anni. 

Parliamo infatti di una giornata in cui verranno percorsi 273,9 chilometri con quasi 4500 metri di dislivello. Prima del circuito da affrontare per sette volte, si procederà con un tratto vallonato di quasi 70 chilometri che nasconde le proprie insidie: la salita di Buch am Irchel (4,8 km al 4,2%, finale al 7%) rappresenterà un bel riscaldamento, mentre dopo una quarantina di chilometri arriva il Kyburg, sono solo 1300 metri ma belli tosti, con pendenza media al 10,2% e picchi attorno al 14%. Per chiudere il tratto pre-circuito la salita di Binz, 1800 metri al 7,5% ma che tocca anche quasi il 12%.

Si entra poi nel circuito, che promette di regalare scintille. Prima lo strappo di Zürichbergstrasse, 1100 metri all’8% ma toccando anche il 15%, seguito da quello di Witikon, 1,9 km al 6,3% ma con punte quasi al 10% vicini allo scollinamento. Dopo un tratto vallonato, l’ultima ascesa arriverà ai -7 dal traguardo, risultando abbastanza semplice. Ma dopo una giornata intera e i muscoli induriti dalla fatica, anche una salitella può fare la differenza.

Percorso da coltello tra i denti e il parterre dei favoriti vede alcuni dei nomi migliori del ciclismo contemporaneo. Oltre i Pogacar, Evenepoel e van der Poel ci sarà lotta all’ultimo colpo di pedalata, con gente come Primoz Roglic, Matteo Jorgenson, Adam Yates, Juan Ayuso a provare il tutto per tutto. Lo spettacolo è assicurato.

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