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Ciclismo, Niklas Behrens mostruoso ai Mondiali tra gli under 23. L’Italia e Pellizzari si spengono troppo presto

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Huub Artz and German Niklas Behrens
Huub Artz and German Niklas Behrens - IPA /Sport

Due settimane da sogno per Niklas Behrens: condizione spaziale per il tedesco, classe 2003, che ha trovato due gare eccezionali prima centrando l’argento europeo in Belgio, poi, al termine di una gara magnifica e durissima (anche oggi la pioggia ha messo in difficoltà gli atleti), l’oro nella prova in linea ai Mondiali di ciclismo su strada in Svizzera tra gli under 23. Per lui il passaggio tra i professionisti è praticamente assicurato e sarà un corridore da seguire per il futuro nelle classiche.

Tre corridori hanno trovato la prima azione di giornata: Cole Kessler (Stati Uniti), Robert Donaldson (Gran Bretagna) e Lewis Bower (Nuova Zelanda). Il gruppo però, con la Svizzera attivissima, è rimasto ben vicino. All’ingresso del circuito di Zurigo però si sono rimescolate le carte e sono iniziati i nuovi attacchi. Sul primo strappo ecco uno scatto super del portoghese Antonio Morgado, seguito a ruota dall’azzurro Davide De Pretto.

Niente da fare per la coppia italo-portoghese, da lì tanti scatti e controscatti, per poi vedere una delle azioni decisive. All’inizio del secondo giro infatti l’attacco in solitaria del padrone di casa svizzero Jan Christen, alle sue spalle l’unico a provare a rispondere l’azzurro Giulio Pellizzari che è arrivato quasi a prendere la ruota dell’elvetico, salvo poi arrendersi. Christen ha proseguito l’azione in solitaria, Pellizzari è stato raggiunto da un drappello con Emiel Verstrynge, Alec Segaert, William Junior Lecerf, Jarno Widar, Robin Orins (Belgio), Niklas Behrens (Germania), Martin Svrček (Slovacchia), Ivan Romeo, Igor Arrieta (Spagna), Joseph Blackmore (Gran Bretagna), Darren Rafferty (Irlanda), Tibor Del Grosso (Paesi Bassi) e Isaac Del Toro (Messico).

La superiorità numerica belga, in un modo o nell’altro, è stata utile per diminuire il gap da uno scatenato Christen che ha avuto un margine massimo superiore ai 40”. Uno strepitoso Widar si è messo in proprio ed ha distrutto il drappello degli inseguitori (tra loro anche Pellizzari in difficoltà), avvicinandosi sempre più all’elvetico: nell’ultimo giro a sorpresa però sono andati via in coppia, raggiungendo e staccando Christen, Svrček e Behrens, che sono riusciti ad evadere e a giocarsi il successo.

Volata a due per il trionfo iridato che ha visto Behrens dominare in lungo e in largo davanti al rivale, terzo in rimonta un super Segaert che ha anticipato Christen e Blackmore. Undicesimo Pellizzari, migliore di un’Italia che si è spenta troppo presto.

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