Tennis
Come cambierà la Coppa Davis 2025? L’ipotesi dell’abolizione dei gironi
C’è vento di cambiamento in Coppa Davis. Da giorni, infatti, c’è aria di fine della fase a gironi a partire dal 2025, se non altro perché sono molto maggiori gli svantaggi dei vantaggi che questa porta sotto molteplici aspetti. I calcoli, le tribune vuote nei giorni senza la squadra padrona di casa: troppe cose che non valorizzano in alcun modo ciò che è l’Insalatiera.
Va ricordato che il fattore gironi è stato varato quando la competizione era ancora sotto l’egida del gruppo Kosmos, che aveva portato, nel 2018, a far varare la riforma di Orlando che ha cambiato tutto lo spirito della Davis, cancellando con un colpo di spugna il format che vigeva da decenni sostituendolo con uno che, invece, si è dovuto correggere in corsa svariate volte.
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Questo stato delle cose all’ITF ora non sembra stare più bene. E se nel 2024 non c’era stato il tempo materiale di cambiare le cose, stavolta potrebbe essere diverso: nei corridoi della federazione internazionale c’è una nuova aria. Sarebbe infatti allo studio una fase di ottavi di finale con il classico modello casa-trasferta al posto della fase a gironi, che avrebbe due vantaggi nell’immediato: non costringere i giocatori a presentarsi fin dal martedì e ripristinare un po’ dell’aura che ha sempre pervaso la Davis, quella che è la sua essenza stessa, vale a dire il calore del tifo in ogni confronto.
Al momento risulta che l’ipotesi è in campo per il mese di settembre, come i gironi di oggi. La formula ricalcherebbe quella che è stata varata per il turno preliminare, cioè quattro singolari e il doppio al meglio dei due set su tre e su due giorni. Con una differenza, però: il doppio sarebbe ultimo match, dunque eventuale (e decisivo), e non più terzo. Il che riporta alle abitudini della Fed Cup ora Billie Jean King Cup. Se verrà ufficializzato questo nuovo format lo scopriremo forse molto a breve, dal momento che questa è anche la settimana del sorteggio dei quarti di finale a Malaga. Qualora l’effettiva ufficialità arrivasse, si tratterebbe quantomeno di un primo passo verso un format in grado di rispecchiare il senso della Davis senza snaturarlo com’è stato spesso fatto dal 2019 in avanti.