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Coppa Davis 2024, abbondanza di scelte e Italia competitiva anche senza Sinner. Ma qualificazione da sudare

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Filippo Volandri
Volandri / LaPresse

La Coppa Davis entra a gamba tesa nella stagione tennistica dopo il termine degli US Open. Sedici nazionali a caccia dell’Insalatiera, in questa settimana si decideranno le otto che accederanno alla fase ad eliminazione diretta. Tra le coinvolte c’è ovviamente l’Italia, che difende il titolo dello scorso anno, ma per questa prima fase dovrà farlo senza i suoi assi principali.

Sia Jannik Sinner che Lorenzo Musetti hanno deciso di tirare il fiato per questa settimana. Il numero 1 al mondo viene dalla campagna vincente degli US Open, mentre il ragazzo di Carrara viene da un’estate da vero protagonista, ottenendo risultati in serie dai tornei sull’erba in poi. Per molte selezioni sarebbe difficile ottenere risultati di rilievo senza due giocatori di questo calibro. Ma l’Italia cade praticamente in piedi grazie alla profondità odierna del suo movimento.

Non tante selezioni possono vantare altri quattro giocatori in top 50, con tre di questi chiamati per l’appuntamento di Bologna. Flavio Cobolli, Matteo Arnaldi e Matteo Berrettini sono gli uomini su cui Filippo Volandri farà affidamento: soprattutto il primo appare in crescita, mentre il terzo è sempre più vicino a posizioni consone al suo status, non ottenendo risultati negli ultimi due Slam a causa di sorteggi alquanto balordi. E poi, Simone Bolelli e Andrea Vavassori compongono uno dei migliori doppi della stagione.

Tutto semplice dunque? Non proprio. L’Olanda, con Tallon Griekspoor e Botic van de Zandschulp, rappresenta lo scoglio più difficile verso il primo posto mentre il Brasile si presenta senza Thiago Seyboth Wild, affidandosi a Thiago Monteiro e Felipe Meligeni Alves in singolo e alla coppia Melo-Matos in doppio. Per il Belgio invece il talento di Zizou Bergs e il doppio Gillè-Vliegen rappresentano uno scoglio difficile ma non insormontabile. Insomma, la qualificazione non è su un piatto d’argento, ma bisognerà comunque conquistarsela. Ricordiamo la sufficienza messa il campo con il Canada che ci stava costando una Coppa Davis…

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