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Coppa Davis, Italia competitiva anche con le seconde linee. Ma per il bis serve Sinner

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Jannik Sinner / LaPresse

Missione compiuta. La settimana alla Unipol Arena di Bologna si è chiusa e l’Italia del capitano Filippo Volandri ha centrato la qualificazione alla Final Eight di Coppa Davis a Malaga (Spagna), in programma dal 19 al 24 novembre. Gli azzurri, inseriti nel Gruppo A con Brasile, Belgio e Olanda, si sono aggiudicati le tre sfide sempre per 2-1 e quindi hanno concluso il loro percorso da primi del raggruppamento.

Compagine tricolore che non ha schierato la formazione migliore, viste le assenze dei migliori due tennisti della classifica mondiale in casa nostrana: Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Per questo, la risposta del gruppo italiano è stata convincente, con Matteo Berrettini che ha vinto i tre singolari in cui è stato chiamato in causa e con Matteo Arnaldi e Flavio Cobolli a dare un grande contributo.

In particolare, il giovane tennista romano, sconfitto all’esordio in Davis dal belga Zizou Bergs, ha saputo riscattarsi nella complicata sfida contro l’olandese Tallon Griekspoor, mettendo in mostra tutte le qualità che gli hanno permesso nell’ultimo anno di scalare la classifica mondiale e di meritarsi il ruolo di testa di serie in uno Slam, come accaduto negli ultimi US Open.

Il sorteggio di giovedì 19 settembre deciderà quale sarà la prossima avversaria degli azzurri. Una tra Argentina e Australia sarà la rivale e, sulla carta, sarebbe meglio affrontare i sudamericani, considerando che gli aussie sono stati finalisti nelle ultime due edizioni e sconfitti dai nostri portacolori l’anno passato. Un tabellone nel quale, in un’eventuale semifinale, ci potrebbero essere gli Stati Uniti, mentre nell’atto conclusivo la Spagna di Carlos Alcaraz e la Germania di Alexander Zverev potrebbero essere le compagini più temibili.

Per puntare al bis è chiaro che serviranno gli uomini migliori e il ritorno di Sinner è fondamentale. L’anno passato il pusterese è stato in grado di fare la differenza, trascinando letteralmente i suoi compagni al successo. Significativo, soprattutto, l’affermazione nel penultimo atto contro Novak Djokovic, cancellando tre match-point e cambiando un po’ la storia.

Jannik dalla conquista dell’Insalatiera, ha inanellato dei riscontri pazzeschi che l’hanno portato in vetta alla classifica mondiale e a vincere due Slam in questa stagione (Australian Open e US Open), senza dimenticare due Masters1000 prestigiosi a Miami e a Cincinnati. Si può comprendere, quindi, come la sua presenza sia indispensabile per accrescere il livello della squadra, tenuto conto che le Finali si giocheranno nel contesto preferito dall’altoatesino, ovvero sul veloce indoor.

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