America's Cup
Dallo schiaffo a New Zealand alle scoppole contro Ineos: qual è la vera Luna Rossa?
Luna Rossa aveva fatto sognare tutti i tifosi battendo Team New Zealand durante il round robin della Louis Vuitton Cup: in una regata caratterizzata da pioggia e fulmini (interrotta durante l’ultimo tratto di poppa a giochi già fatti) il sodalizio italiano aveva surclassato il Defender, impartendo una fantastica lezione di vela ai detentori della America’s Cup generando voli pindarici nella mente degli appassionati. Team Prada Pirelli sembrava il più forte tra tutti gli sfidanti e sembrava poter avere le carte in regola per battagliare con i Kiwi, ma tra sabato e lunedì si è materializzato il più brusco dei risvegli.
La doppia scoppola rimediata contro INEOS Britannia tra il round robin e lo spareggio decisivo per il primo posto, intervallati dalla squalifica subita contro Alinghi (ci sono stati dei problemi tecnici a bordo che hanno impedito di essere a meno di cento metri dal boundary in occasione delle fasi di pre-partenza), ha generato più di un campanello d’allarme in seno all’equipaggio guidato dallo skipper Max Sirena, il quale ha candidamente ammesso che al momento Ben Ainslie e compagni sono più forti. Proprio quella Ineos che non aveva convinto nella prima settimana di gare è risorta grazie a una modifica tecnica che ha stravolto i valori in acqua.
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Qual è la vera Luna Rossa? La sensazione è che la prova di forza offerta contro la corazzata oceanica non sia stata casuale: con pieno merito si è fatto scendere Peter Burling dai foil in pertenza e con altrettanta maestria si è allungato sia in poppa che in bolina sfruttando una grande velocità. L’altra sensazione è che ci sia qualche intoppo sullo scafo tricolore, probabilmente un problemino che si è palesato sabato e che ancora non è stato pienamente risolto, ma nel frattempo è anche cresciuta Ineos, che infatti in rimonta si è guadagnata il primo posto in classifica e la possibilità di scegliere la propria rivale in semifinale.
Luna Rossa dovrà attendere venerdì 13 settembre (ore 11.00) per scoprire chi dovrà affrontare tra Ineos, American Magic e Alinghi (probabilmente saranno gli statunitensi, privi del timoniere Paul Goodison per infortunio). L’auspicio è che James Spithill e compagni tornino l’equipaggio capace di infilare sei vittorie consecutive in Louis Vuitton Cup, impressionando in termini di velocità (soprattutto in poppa), e di riuscire a togliersi la soddisfazione di battere Team New Zealand come nessuno ha saputo fare sul campo nelle ultime due settimane.