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È morto Luca Salvadori in un incidente in Germania durante l’ultima gara IRRC

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Luca Salvadori
Luca Salvadori / Profilo Facebook-YouTube

La mattina di metà settembre porta con sé una notizia raggelante. Luca Salvadori non c’è più: è morto a seguito di un incidente occorso nell’ultimo round dell’International Road Racing Championship, che si stava svolgendo a Frohburg, non lontano da Altenburg e Lipsia, in Germania. Aveva 32 anni.

Figlio di Maurizio Salvadori, che ha fondato la branca motociclistica della Trident nel 2006 e tuttora la dirige, nel 2024 era riuscito a vincere al primo tentativo il Campionato Italiano Velocità in Salita, con diversi nuovi record. L’incidente che lo ha tragicamente coinvolto si è verificato al primo giro della gara Superbike della serie citata: secondo quanto riportato da Speedweek, il centauro tedesco Didier Grams è caduto e con questo ha trascinato dietro anche Salvadori, che però ha avuto la peggio ed è stato subito trasportato in ospedale, dove però è morto per le ferite che aveva riportato.

La sua grande popolarità era dovuta a un celeberrimo canale YouTube, che era arrivato ad avere oltre 580.000 follower, un numero che lo poneva ai vertici nell’ambiente del motorsport italiano in questo senso. Proprio su YouTube stava raccontando anche il proprio percorso nell’IRRC.

Per lui tante esperienze anche nell’Europeo Superstock 600 (un secondo posto a Monza nel 2013) e 1000, con puntate anche in Supersport nel 2013. Aveva debuttato nell’Europeo Superstock 600 nel 2010, e per dieci anni è stato spesso impegnato in questa categoria, andando più di una volta anche a cimentarsi con la Superstock 1000. Solo lo scorso anno era riuscito a conquistare un posto in MotoE, con la Ducati V21L che lo vedeva con Esteve Rabat quale compagno di squadra. Problemi fisici lo hanno rallentato, ma ha chiuso comunque al 17° posto.

Per un assurdo scherzo del destino, la sua morte arriva nello stesso giorno in cui se ne andò la leggenda scozzese del rally Colin McRae, che perì in un incidente in elicottero. Il motorsport perde uno dei volti che più avevano contribuito a cercare di approfondirlo. Si stanno moltiplicando i messaggi di ricordo, di affetto e ogni cosa possibile e immaginabile sui suoi canali social, compresi quei video con i quali lui curava con tutta l’attenzione di questo mondo.

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