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F1, Daniel Ricciardo fa un favore a Max Verstappen nel GP a Singapore. Zak Brown contrariato

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Daniel Ricciardo
Daniel Ricciardo / LaPresse

Un regalo d’addio? Probabilmente sì. Il GP di Singapore, diciottesimo appuntamento del Mondiale 2024 di F1, potrebbe essere stato l’ultimo di Daniel Ricciardo nel Circus. Le prestazioni non esaltati con la Racing Bulls dell’australiano avrebbero portato la scuderia cliente di Red Bull all’appiedamento, in favore di un giovane rampante per il prossimo appuntamento di Austin (USA), dal 18 al 20 ottobre. Si tratta del neozelandese Liam Lawson.

Mi sono abituato a questa famiglia. Vorrei ricordarmi questo momento. Il mio linguaggio del corpo presagio di brutte notizie? Innanzitutto sono sicuramente esausto per la gara. Non voglio pensare che stia per arrivare una brutta notizia o qualcosa del genere. Ripensandoci, sono grato non solo di aver iniziato a praticare questo sport, ma anche di esserci rimasto per così tanto tempo. Se deve finire così, io non voglio raccontare una storia triste. È stato divertente. Comunque sì. C’è la possibilità che non mi vedrete più ad Austin“, ha dichiarato Ricciardo al termine della gara di Marina Bay.

Tuttavia, Daniel ha lasciato in qualche modo il segno nella prova sul circuito cittadino asiatico. Il riferimento è al giro più veloce della gara, togliendo di fatto il punto addizionale al vincitore del GP, il britannico Lando Norris (McLaren). Un modo per aiutare nella lotta iridata Max Verstappen (Red Bull), per il rapporto che intercorre tra la scuderia di Milton Keynes e Racing Bulls. Nei fatti, Norris non sarà padrone del proprio destino nei restanti sei appuntamenti del campionato e potrebbe non bastargli vincere tutte le gare rimanenti.

Lo si evince dal team-radio tra Gianpiero Lambiase, l’ingegnere di pista di Verstappen e responsabile delle attività di gara: “Il tuo vecchio amico Daniel [Ricciardo, ndr.] ha conseguito il giro più veloce alla fine [della gara]”, il messaggio di Lambiase e la risposta dell’olandese è stata: “Grazie, Daniel“.

Una mossa che ha innervosito non poco il CEO della McLaren, Zak Brown: “Porrò delle domande in merito, le squadre devono operare in modo indipendente a livello sportivo. In questo caso c’è stata una squadra di Serie A e una di Serie B, ed è un esempio del motivo per cui fossi preoccupato per la situazione della comproprietà“, ha detto a Sky Sport UK.

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