Formula 1
F1, Ferrari in pista a Singapore con una nuova ala anteriore ‘flessibile’
Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna. È quanto evidentemente vogliono fare in Ferrari. Da settimane si disquisisce in F1 sulle ali flessibili adottate dalla McLaren. Un tema ancor più d’attualità per quanto è accaduto a Baku, dove soprattutto il comportamento dell’ala posteriore della MCL38 ha lasciato di stucco.
Un mini DRS, così è stato definito dagli addetti ai lavori, perché al crescere della velocità l’evidente flessione subita dal componente è stata associata a un beneficio aerodinamico, ovvero a una minimizzazione della resistenza all’avanzamento. È un po’ così che si può spiegare perché la SF-24 di Charles Leclerc, nonostante si fosse trovata più volte a sei decimi di distacco e potendo sfruttare l’ala mobile, non sia riuscita a completare l’attacco nei confronti della vettura di Oscar Piastri.
Una soluzione adottata dalla scuderia di Woking che ha portato a chiedersi se sia conforme al regolamento o meno. La FIA non ha preso provvedimenti in merito, per il momento, annunciando solo di vigilare. E quindi a Maranello hanno risposto, introducendo un componente progettato sulla medesima filosofia.
“Abbiamo portato un piccolo aggiornamento che spero potrà aiutarci per il resto dell’anno. Non si tratta di un mini DRS, ma abbiamo portato una nuova ala anteriore, il che è positivo. Non so se sarà sufficiente o meno per vincere, ma vedremo“, le parole di Leclerc alla vigilia del week end di Singapore. Originariamente, questo upgrade era previsto per Austin, ma evidentemente Fred Vasseur ha chiesto ai suoi uomini di accelerare i tempi.
Un aggiornamento che riguarda chiaramente gli ultimi due flap che sono stati completamente rivisti per essere più liberi di flettersi al crescere della velocità e del carico aerodinamico. A questo punto spetterà alla pista stabilire la bontà dal punto di vista della prestazione.