Formula 1

F1, Ferrari rincorre il Mondiale costruttori, ma l’incidente di Sainz rischia di tarpare le ali

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Il Mondiale costruttori è un obiettivo concreto per la Ferrari. Tuttavia, il Gran Premio di Azerbaigian rischia di rivelarsi un punto di svolta in negativo nell’ottica della rincorsa al titolo riservato ai team. Oggi, la SF-24 era la monoposto più competitiva sul tracciato di Baku. Eppure, se ne torna a casa con “soli” 18 punti, ben 20 di meno rispetto alla McLaren.

Ovviamente, in tal senso pesa tantissimo l’incidente tra Carlos Sainz e Sergio Perez. La sfida azera tra la Scuderia di Maranello e il Team di Woking avrebbe potuto chiudersi in pareggio, però l’aggancio tra lo spagnolo e il messicano ha nebulizzato dai 12 ai 15 punti del Cavallino Rampante, regalandone qualcuno a Lando Norris. Eccola qua la differenza di cui sopra.

La battaglia di Baku è persa in ottica ferrarista. Arrivata a -39 dalla vetta, la Rossa riparte a -51 pur avendo a disposizione la vettura migliore. È cambiata la battistrada della graduatoria, ma non si tratta di una buona notizia. Red Bull è in affanno da tempo, il suo vantaggio veniva sbranato dagli inseguitori gara dopo gara. Al contrario, il nuovo leader è solido e lanciatissimo.

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I 51 punti di ritardo dalla McLaren non sono ancora troppi per sperare di sovvertire la situazione, ma rappresentano comunque più di un “weekend canonico” di svantaggio. Ci sono ancora sette Gran Premi da disputare, tre dei quali arricchiti dalle Sprint, dunque Ferrari ci può e ci deve provare. Questa era però una tappa da sfruttare, invece sa tanto di occasione sprecata.

Ciò che è stato, è stato. L’importante, ora, è guardare avanti, nella consapevolezza di essere in bagarre per un Iride. Lo scenario sembrava irreale non più tardi di tre settimane orsono, viceversa è diventato un’ipotesi fattibile grazie alle ottime performance di Monza e Baku. Oggi la Scuderia di Maranello ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto, ma non è detto che domani questa situazione non possa colpire anche il Team di Woking. Dunque, è doveroso proseguire a testa bassa, tenendo accesa una fiamma di rosso speranza.

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