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Formula 1

F1, le ali della McLaren fanno discutere: zona grigia del regolamento ben sfruttata

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Oscar Piastri
Oscar Piastri / IPA Sport

Ha destato non poca meraviglia il modo in cui Oscar Piastri sia riuscito a trionfare nell’ultimo GP di Azerbaijan, 17° appuntamento del Mondiale 2024 di F1. L’attacco dell’australiano nei confronti della Ferrari del monegasco Charles Leclerc nel 20° giro e la maniera in cui il pilota della McLaren sia stato in grado di rintuzzare tutti gli attacchi dell’alfiere di Maranello hanno impressionato.

A lasciare stupiti è stato, in particolare, il comportamento della monoposto di Woking alle alte velocità. Dagli on board della MCL38 di Piastri si è potuto notare in quale maniera le ali anteriore e posteriore lavorino e diano un chiaro vantaggio in termini di gestione del carico, specialmente nella minimizzazione della resistenza all’avanzamento. Un fattore discriminante che ha impedito a Leclerc di contrattaccare, nonostante in uscita da curva-16 il distacco sia stato dell’ordine del mezzo secondo.

Come è stato possibile? Dalle immagini si può notare come il flap, ovvero il profilo superiore dell’alettone posteriore si sia deformato in maniera vistosa sul lungo rettilineo dalla 16 a curva-1. In altre parole, con il crescere della velocità, la distanza intercorrente tra il flap citato e il main plane, ovvero la parte inferiore dell’alettone posteriore, è parsa aumentare.

Un movimento quasi a fungere da DRS supplementare che ha reso praticamente impossibile alla Rossa del monegasco di avvicinarsi a sufficienza per prendersi la posizione. Una soluzione che sta facendo discutere non poco nel paddock, ma alla fine della fiera conforme al regolamento che definisce quali siano le flessibilità accettabili delle ali.

Si tratta quindi di un’interpretazione delle norme che ha dato a McLaren un plus in termini di prestazione e spetterà alla concorrenza trovare una contromossa.

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