Formula 1

F1, perché Leclerc ha chiuso la Q3 a Singapore senza tempo. E l’incidente di Sainz ha inciso…

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Charles Leclerc / IPA Sport

La Ferrari ha passato il proverbiale “brutto quarto d’ora” nelle qualifiche del Gran Premio di Singapore. Un quarto d’ora che però rischia seriamente di condizionare l’esito dell’intero fine settimana di Marina Bay, con tutti gli annessi e connessi del caso legati alla rincorsa al titolo costruttori.

Tutto è cominciato nel momento in cui i piloti stavano effettuando il primo time attack. Carlos Sainz ha “perso il posteriore” della sua SF-24, andando in testacoda all’ultima curva e impattando contro le barriere. Vettura danneggiata, decimo posto in griglia assicurato e bandiera rossa d’ordinanza per rappezzare le protezioni, sventrate dall’impatto.

L’accaduto ha inevitabilmente condizionato il proseguo delle qualifiche, poiché mancavano 8 minuti alla bandiera a scacchi. Di fatto, in tanti (per non dire tutti) si sono trovati a cercare il tempo con un unico tentativo buono. Niente cartucce di riserva, una pallottola per tutti e chi è più bravo parte meglio.

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La dinamica ha detto malissimo alla Ferrari, perché Leclerc è stato tra i primi a uscire dai box, trovando quindi pista leggermente più sporca rispetto a tutti gli altri. Il suo tempo, difatti, non è stato eccezionale (1’30”119) e gli avrebbe consentito di scattare dalla settima casella. Invece la situazione è precipitata subito dopo.

Il monegasco partirà nono, dunque proprio a fianco di Sainz in quinta fila, perché il crono gli è stato cancellato. La ragione? Ha violato i track limits in curva 2. Insomma, ha piovuto sul bagnato per il Cavallino Rampante, già meno competitivo del previsto e per di più ‘cornuto e mazziato’ dagli eventi, come recita un altro proverbio popolare!

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