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Formula 1

F1, strategia aggressiva e vincente: come la Ferrari ha sbancato Monza con Leclerc

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Ferrari
Ferrari / Pier Colombo

Il sogno di Charles Leclerc e dei tifosi ferraristi si è trasformato in realtà nella domenica di Monza, al termine di una gara meravigliosa in cui la Scuderia di Maranello ha sovrastato il muretto box McLaren nell’esecuzione della strategia. Il pilota monegasco ha fatto il resto, sfruttando tutto il potenziale della SF-24 (tirata a lucido per il GP d’Italia con degli aggiornamenti specifici) e dimostrando una fantastica gestione delle gomme con un eccellente stint di 38 giri sulle hard.

Secondo successo stagionale per Leclerc (il terzo della casa emiliana, con l’affermazione di Carlos Sainz in Australia), che completa un’accoppiata Monaco-Monza dal peso specifico enorme in una stagione di alti e bassi con la prospettiva di potersi ancora togliere delle soddisfazioni importanti da qui ad Abu Dhabi. Il Mondiale piloti è nelle mani di Verstappen o di Lando Norris, mentre ci sarebbe forse ancora un piccolo spiraglio per riaprire il campionato costruttori.

Oggi però contava solo la vittoria nell’appuntamento di casa e la Ferrari è riuscita nell’impresa, nonostante una qualifica al di sotto delle aspettative come risultato (P4 e P5) ed un passo leggermente inferiore a quello di McLaren. Due i momenti chiave per il trionfo del Cavallino nel Tempio della Velocità: il primo giro e la seconda sosta ai box delle MCL38.

In partenza Leclerc ha sfruttato l’errore in curva 1 di George Russell (finito lungo per evitare il contatto con Piastri) e successivamente la bagarre tra le McLaren alla Roggia (con lo strepitoso sorpasso di Piastri su Norris all’esterno) per salire dal quarto al secondo posto in zona DRS con il leader della corsa Oscar Piastri. Charles ha perso poi la piazza d’onore subendo l’undercut di Lando nella girandola dei primi pit-stop, non accontentandosi però del podio e spingendo al massimo per mettere sotto pressione le due macchine papaya.

Il GP d’Italia si è deciso tra il 33° ed il 39° giro, ovvero quando si sono fermati rispettivamente Norris e Piastri per la seconda sosta ai box cedendo le prime due posizioni alle Ferrari n.16 e n.55 (Sainz era distante circa 10 secondi da Leclerc). A quel punto, senza avere sostanzialmente nulla da perdere visto l’ampio margine sulla Mercedes di Lewis Hamilton, il muretto box rosso ha colto l’occasione (generata da un grave errore di valutazione dei competitor) ed è andato all-in tenendo fuori entrambi i piloti e cercando di arrivare fino in fondo.

Fondamentale anche il ruolo di Sainz, scaricato da Ferrari per far spazio ad Hamilton nel 2025, che ha coperto le spalle al compagno di squadra provando a resistere il più possibile e facendo perdere almeno un paio di secondi a Piastri che procedeva in quel frangente a doppia velocità grazie ad un enorme vantaggio prestazionale di gomma. Pochi giri più tardi anche Norris ha superato Carlos, ma il divario da colmare entro la bandiera a scacchi sul leader del GP era ormai troppo ampio. Così Leclerc ha portato a termine brillantemente il piano del team, facendo esplodere le tribune di Monza e riportando la Rossa sul gradino più alto del podio nel circuito lombardo cinque anni dopo l’ultima volta.

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