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Golf: in Virginia la Solheim Cup 2024. 19a edizione per la sfida Europa-USA al femminile

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Carlota Ciganda
Ciganda / LaPresse

Torna negli anni pari la Solheim Cup, torna la tradizionale alternanza annuale con la Ryder Cup. La competizione femminile che mette di fronte Team Europe e Team USA si tiene questa volta dal 13 al 15 settembre al Robert Trent Jones Golf Club di Gainesville, in Virginia, progettato dal citato storico architetto di percorsi autore, tra gli altri, del Congressional e già quattro volte sede della Presidents Cup. Nel 2023, in Spagna, è arrivato il 14-14 che ha consentito all’Europa di tenere il trofeo; decisive furono le vittorie alla 17 di Maja Stark su Allisen Corpuz prima e di Carlota Ciganda (in casa) su Nelly Korda poi.

Anche la poca distanza dall’evento di Casares, in Andalusia, ha fatto sì che fossero mantenute le due capitane dell’edizione passata, vale a dire Suzann Pettersen per il team europeo e Stacy Lewis per quello americano. In quota europea da vice ci sono Anna Nordqvist (che sarà anche giocatrice), Laura Davies, Caroline Martens e Mel Reid, mentre per gli States lo saranno Morgan Pressel, Angela Stanford, Paula Creamer e Brittany Lincicome.

Questa la composizione del Team Europe: qualificate direttamente come prime due della classifica LET Solheim Cup o successive sei del ranking mondiale Charley Hull (Inghilterra), Esther Henseleit (Germania), Celine Boutier (Francia), Maja Stark, Linn Grant, Madelene Sagström (Svezia), Leona Maguire (Irlanda), Carlota Ciganda (Spagna), scelte dalla capitana Georgia Hall (Inghilterra), Anna Nordqvist (Svezia), Albane Valenzuela (Svizzera), Emily Kristine Pedersen (Danimarca).

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Team USA, invece, porta in gara queste giocatrici: qualificate dalla classifica LPGA Solheim Cup o come successive due del ranking mondiale Nelly Korda, Lilia Vu, Lauren Coughlin, Ally Ewing, Allisen Corpuz, Megan Khang, Andrea Lee, Rose Zhang, Alison Lee, scelte dalla capitana Sarah Schmelzel, Jennifer Kupcho e Lexi Thompson (alla settima e ultima Solheim in carriera, dato il ritiro a fine 2024).

Il format ricalca quello della Ryder Cup: al venerdì quattro foursome alla mattina e altrettanti fourball al pomeriggio, al sabato stessa situazione, alla domenica i 12 match singoli decisivi. Ogni vittoria vale un punto, ogni parità mezzo. Poiché l’Europa si è tenuta la coppa l’anno scorso in Spagna avendo pareggiato 14-14, gli USA devono vincere 14,5-13,5, altrimenti la parità ridarà al team del Vecchio Continente la possibilità di mantenere il trofeo tra le proprie mani.

Gli States affrontano questa sfida, chiaramente, con i favori del pronostico derivati anche dalla presenza di numero 1 e 2 del mondo (Korda e Vu). Del resto, per le americane c’è anche una voglia importante di ritrovare la coppa, che manca dal 2017 tra miracolo europeo di Gleneagles nel 2019, colpo sempre del Vecchio Continente nell’Ohio tre anni fa e pari del 2023. Insolitamente basso il numero delle esordienti, appena quattro (Coughlin, Schmelzel, Henseleit e Valenzuela). Potrebbe arrivare un record in casa Europa, e anche assoluto: qualora Céline Boutier e Georgia Hall giocassero tre volte su quattro (o tutte quante) insieme, diventerebbero le due giocatrici schierate più volte l’una al fianco dell’altra, con nove oppure dieci occasioni.

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