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Golf
Golf: la Solheim Cup 2024 tra il ritorno alla vittoria degli USA e le storie interne a essa
La Solheim Cup 2024 si è chiusa al Robert Trent Jones Golf Club di Gainesville, in Virginia. A vincerla è stato il team degli Stati Uniti per 15,5-12,5 su un’Europa che, stavolta, non è stata in grado di trovare un miracolo stile Gleneagles 2019, una performance d’alta classe stile Inverness 2021 oppure un successo rimontando dallo 0-4 iniziale del Finca Cortesin 2023.
Stavolta il team USA è stato in grado di prendersi una bella soddisfazione, anche grazie al lavoro effettuato dalla capitana Stacy Lewis, capace di introdurre varie cose nuove da tre anni a questa parte, tra dati analitici, studio del percorso e quant’altro. La questione è servita, perché soprattutto nei foursome le americane hanno largamente dominato, ed è lì che hanno costruito il loro grande vantaggio. Vero, a un certo punto l’Europa aveva una (piccola) chance, ma Lilia Vu l’ha chiusa senza troppi problemi, secondo il mantra per cui contano (anche) i mezzi punti.
In particolare, è stato chiaro un fattore importante. Nelle prime nove buche del percorso, americane ed europee sostanzialmente si equivalevano nella maggior parte dei casi, ma la vera differenza l’hanno spesso fatta le buche dalla 10 alla 14. Qui le giocatrici a stelle e strisce hanno saputo applicare un vantaggio risultato alla prova dei fatti decisivo, soprattutto proprio nei foursome che hanno di fatto deciso quest’edizione della Solheim.
Per contro, sul fronte europeo ha fatto parecchia notizia l’emozionale conferenza stampa di Suzann Pettersen, capitana del team del Vecchio Continente, insieme ad Anna Nordqvist, che ha avuto il doppio ruolo di vice e giocatrice, dal momento che lo smalto non l’ha assolutamente perso. Sono al momento varie le domande circa la possibilità di Pettersen, che a suo tempo fu la prima norvegese a vincere sul tour LPGA, di continuare il suo percorso da capitana dopo aver già assunto questo ruolo nel 2023 e quello di vice nel 2021.
Tutti ragionamenti che si faranno in vista del 2026 con il passaggio al Bernardus, nel Brabante del Nord (a Cromvoirt, vicino a Eindhoven e ‘s-Hertogenbosch). A tal proposito, sono state rese note le date per l’edizione che si svolgerà tra due anni: si andrà dal 7 al 13 settembre (con il “main event” dall’11), un pochino più presto rispetto a quest’occasione. Sarà la ventesima Solheim Cup, e anche un’occasione per l’Europa, che ha rialzato di molto il proprio livello dopo anni difficili (e questo va a prescindere dalla coppa), di mostrare al mondo le sue giocatrici di attuale chiara fama accanto a possibili nuove leve.