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Golf: Matteo Manassero, sempre più concreta la speranza PGA Tour. E anche Guido Migliozzi è in piena corsa
Momenti davvero buoni per il golf italiano in questi due mesi che precedono la fine della Race to Dubai, la classifica che può valere per l’accesso al torneo finale del DP World Tour, come anche per il mantenimento della carta. Ma anche, e soprattutto, che può portare 10 carte per giocare sul PGA Tour nel 2025.
E in questo caso la situazione sta sorridendo tantissimo a Matteo Manassero. Sembrava lanciato verso un futuro d’oro a metà degli Anni 2010. Poi le cose non sono andate come dovevano: la crisi, l’uscita dai radar, la risalita. Dal 2020, pian piano, ha ricostruito pezzo per pezzo il suo mondo golfistico. E adesso, dopo una stagione di successo sul Challenge Tour e una nella quale è tornato a battagliare coi big, vincendo lo Jonsson Workwear Open e collezionando diversi risultati, non ultimo il terzo posto all’Irish Open, può quasi cantare. Già, perché in fondo quell’America lontana, dall’altra parte della luna, che cantava Lucio Dalla in “Anna e Marco”, forse in questo caso non lo è poi così tanto.
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Manassero, infatti, attualmente è al nono posto della Race to Dubai, il che già di suo lo porterebbe dritto dentro gli aventi diritto alla carta per il tour americano. Di fatto, però, è sesto per ottenere l’ambito passaggio oltreoceano, perché Rory McIlroy, Robert MacIntyre e Adam Scott, che sono primo, quinto e sesto, sono già membri del PGA Tour. Togliendo il nordirlandese, lo scozzese e l’australiano, peraltro, ed evidentemente facendo uscire dal conto anche lo svedese Ludvig Aberg e l’inglese Tommy Fleetwood (11° e 12°), ecco che anche Guido Migliozzi al momento ha la carta per il PGA Tour. Il vicentino sarebbe ad oggi, infatti, il nono avente diritto con il suo 14° posto. All’atto pratico, c’è la speranza che l’Italia possa avere ben due nuove presenze fisse oltreoceano nel 2025.
Non è però finita qui: il veneto, infatti, è vicinissimo a ritornare nei primi 100 del ranking mondiale. Al momento è al 101° posto, e sta continuando proprio con Migliozzi un autentico duello per la leadership tricolore. L’uno tira l’altro, ed entrambi si lanciano verso il rientro nel gotha del golf. Vi entrò per la prima volta il 24 ottobre 2010, dopo aver vinto a 17 anni il Castelló Masters, e vi rimase dentro sostanzialmente per quattro anni, fino al 26 ottobre 2014, giorno nel quale, dopo quattro tornei vinti e tanti bei risultati (tra cui il trionfo a Wentworth al BMW PGA Championship), ne uscì. Non ci è mai più rientrato, ma dopo dieci anni i tempi sembrano maturi. Come lo sembrano per Migliozzi, entrato nel 2019, poi uscito, ritornato nel 2021, uscito di nuovo e ora numero 125. Il tutto mentre, pian piano, sta risalendo anche Andrea Pavan e sta scalando le sue posizioni anche Filippo Celli.