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Il Telegraph provoca Sinner prima della semifinale: “Il santo deve battere il peccatore per il bene del tennis”

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Jannik Sinner - Jack Draper
Sinner-Draper / LaPresse

La risposta è arrivata sul campo. Nella giornata di ieri, prima della semifinale degli US Open 2024 tra Jannik Sinner e Jack Draper, aveva colpito non poco l’attenzione un articolo del Telegraph, volto a provocare chiaramente rispetto alla vicenda “doping” che ha coinvolto il tennista nostrano.

Per il bene del tennis, Draper deve vincere la battaglia tra il santo e il peccatore“, ha esordito la testata d’Oltremanica nel titolo. Un modo per andare ad alimentare ulteriormente la polemica sulla possibilità data a Sinner di giocare, sfruttando anche il significato inglese del cognome dell’altoatesino, ovvero peccatore. Un pezzo nel quale si è voluto da un lato descrivere il buon Jack come l’eroe che affronta il male e dall’altro criticare la maniera in cui sia stata gestito il tutto dall’ITIA.

Ironia della sorte, questo contrasto che il giornale britannico ha voluto rappresentare si è scontrato con la realtà: il n.1 del mondo si è imposto tre set a zero e il rapporto d’amicizia tra i due contendenti è tale che Draper in conferenza stampa abbia affermato quanto l’eccessiva gentilezza dell’italiano sia il difetto più grande.

Per cui nessun Santo contro Peccatore, ma essenzialmente due amici che si sono sfidati dando quello che avevano, senza nessuna crociata di cui invece il Telegraph ha voluto parlare.

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