Ciclismo

Jan Ullrich svela: “Gli sponsor sapevano del doping e mi pagavano bene, un accordo per il silenzio”

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Jan Ullrich / Olycom LaPresse

Jan Ullrich è tornato a parlare e si è soffermato sul doping nel corso di un’intervista rilasciata alla tv tedesca Wdr, dove ha presentato il suo documentario ‘La tappa più dura’. Nell’opera si parla apertamente del doping, che ha inevitabilmente condizionato la carriera del tedesco, vincitore tra le altre cose del Tour de France 1997. L’ex ciclista aveva aveva dichiarato pubblicamente di essere uscito da una spirale di dipendenze da alcol e altre sostanze che lo avevano portato a una pesante depressione.

Jan Ullrich ha parlato senza peli sulla lingua:Non ho dovuto subire cause legali una volta confessato di aver barato. Gli sponsor sapevano perfettamente ciò che stavo facendo, ma mi pagavano bene. C’era una sorta di accordo per far calare il silenzio sull’argomento, finché vincevo. Si era capito. che l’uso che si faceva del doping era inserito in una struttura sistemica. Dopo tanto scandalo dovevo cambiare qualcosa, così ho deciso di parlarne. Per me è stato bello, il carico è diventato più leggero e ora è più facile per me continuare con il mio lavoro. Il documentario è stata una vera e propria terapia audiovisiva. Ora ne posso parlare anche con i miei figli“.

Jan Ullrich ha poi proseguito: “Ho avuto la forza di parlarne e di liberarmi solamente dopo che Armstrong a sua volta ha confessato tutto. Quando Lance ha confessato e dopo che ci sono state molte più ammissioni che hanno confermato come il doping fosse pratica comune, ho trovato la forza di parlare: il pubblico aveva già inteso la dimensione del problema. Non lo definirei ‘silenziamento’, ma mi hanno pagato bene, era un accordo comune affinché nessuno dicesse niente“.

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