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America's Cup

‘La strambata’ di Vegliani: “Tita ora non può timonare Luna Rossa, Bruni non ha problemi di tenuta fisica”

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Luna Rossa
Luna Rossa / America's Cup

L’ERRORE DI LUNA ROSSA COSTATO LA VITTORIA

Bruni si è assunto la responsabilità della manovra: è stata molto rischiosa. Se fosse andata bene, sarebbe diventato un mito. Sono finiti nelle turbolenze di American Magic e sono caduti dai foil: è la prima volta che succede a Luna Rossa in questa Coppa America. Se la manovra fosse riuscita, sarebbero stati eroici.

NON UN BELLO SPETTACOLO CON POCO VENTO

Ha senso fare regate con 6 nodi e mezzo alla partenza, avendo già la certezza che non reggeranno durante la regata? I britannici di Ineos, poveracci, hanno fatto la figura peggiore possibile. Bisogna capire come ragiona il comitato di regata, ma così non è un bello spettacolo.

LUNA ROSSA IN CHIARO VANTAGGIO

Se fosse andata dall’altra parte nell’incrocio incriminato, probabilmente Luna Rossa avrebbe vinto, anche se ‘con i se e con i ma…’. Da quello che abbiamo visto, nonostante due penalità, Luna Rossa stava sul collo agli americani. La superiorità è netta, anche se oggi (ieri, ndr) American Magic ha regatato bene, anche se non sembrava di certo imbattibile.

EPPURE LUNA ROSSA HA PERSO NELLE CONDIZIONI DI VENTO PREDILETTE

Queste condizioni sono difficili per tutti, 7-8 nodi sono complicati. Luna Rossa non era mai caduta dai foli, ma è anche vero che non si era mai infilata in un pozzo del genere. 9-10 nodi sono le condizioni ideali per Luna Rossa, 7-8 nodi non piacciono a nessuno. Ci vuole anche un po’ di fortuna in queste condizioni.

TUTTE LE BARCHE CRESCONO. LUNA ROSSA È CRESCIUTA?

Nelle prime quattro regate contro American Magic, Luna Rossa è stata vicina alla perfezione. Non possiamo dire che abbia fatto un passo indietro dopo la sconfitta con vento leggero. Ha commesso un errore e lo ha riconosciuto lo stesso Bruni. C’è un programma di sviluppo che è già stabilito, le modifiche importanti sono già calendarizzate. Poi bisogna vedere se funzionano, ma non è che il programma di sviluppo cambi in corsa ed in base ai risultati del momento.

LE POLEMICHE SULL’ETÀ DI BRUNI E LA DIFFICOLTÀ DI AFFRONTARE TANTE REGATE

Io so per certo che Checco Bruni va in bicicletta, fa 50-70 km con le salite. Non so come si possa dire che faccia fatica a reggere tutte queste regate ravvicinate: chi mette queste voci in giro? Il timoniere non fa un lavoro di fatica, non deve neanche saltare da una parte all’altra della barca. Poi tutti invocano Ruggero Tita, ma non può salire in barca, lui stesso lo sa. Gli sarebbe piaciuto, ma vincere il secondo oro olimpico è stato molto importante. Altrimenti avrebbe dovuto fare come Marco Gradoni, che ha lasciato le classi olimpiche per dedicarsi solo al progetto della Coppa America Youth.

L’ITALIA SBARCA IN SAILGP

Tita è giovane e sarà il timoniere italiano nella SailGP. Due grossi milionari italiani, che vivono in California, hanno investito nel progetto. Ci sarà anche una barca brasiliana con la figlia di Torben Grael. Probabilmente ci saranno due tappe italiane, una a Taranto e l’altra da definire.

LA VITTORIA DI AMERICAN MAGIC FA PERDERE A LUNA ROSSA DUE GIORNI DI RIPOSO E SVILUPPO

Questo vale sia per Luna Rossa sia per Ineos. Stiamo comunque parlando di una semifinale, non puoi pensare a tavolino di vincere 5-0, sarebbe presuntuoso. Sicuramente non fai un programma pensando a quello.

GLI AMERICANI HANNO FESTEGGIATO COME NON MAI IL SUCCESSO: CREDONO IN UN MIRACOLO IN STILE ORACLE?

Io direi che Luna Rossa non deve avere paura. Lo valuterei come un fatto episodico, guardando a come sono andate tutte le regate, compresa quella odierna (di ieri, ndr). Nel 2013 gli americani chiesero un giorno di riposo, fecero dei cambianti, c’erano dei particolari su cui lavorare per avvicinare i neozelandesi. Era completamente diverso. Continuo ad essere ottimista.

BEN AINSLIE È CONVINTO DI AVER RAGGIUNTO LUNA ROSSA IN TERMINI DI PRESTAZIONI

Hanno fatto modifiche tra regate preliminari e round robin, per cui hanno avuto bisogno di tempo per testarle. Che sarebbero state delle regate equilibrate, Checco Bruni lo dice da sei mesi. Per quanto i confronti in allenamento fossero vietati, vedevano le altre barche, e gli altri vedevano loro. La storia della Coppa America ci dice che tendenzialmente vince la barca più veloce, ma anche chi sbaglia di meno. Nel 1983 gli americani persero la regata decisiva contro gli australiani perché Dennis Conner commise un grave errore non andando a coprire gli avversari nell’ultimo lato di poppa. Se fossero esistiti i social, sarebbe stato linciato…

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