Formula 1

Laurent Mekies chiarisce il motivo del giro veloce di Ricciardo a Marina Bay: “Nessun aiuto a Verstappen”

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Mekies / IPA Sport

A Singapore le polemiche non sono di certo mancate. Il 18° appuntamento del Mondiale 2024 di F1 ha fatto parlare e la comunicazione è stata al centro del contendere, se si pensa alla condanna a “lavori socialmente utili” di Max Verstappen per aver usato una parola volgare nel corso della conferenza stampa.

Sempre legata a Max, l’altra vicenda del giro veloce di Daniel Ricciardo. Il pilota australiano, 18° e lontanissimo dal vertice con la sua Racing Bulls, si è tolto la soddisfazione di realizzare il miglior tempo del GP, di fatto privando Lando Norris del punto addizionale, suo fino a un giro dalla conclusione. Questo perché Daniel, visto il suo posizionamento, non ha potuto incamerare quell’unità in più nel suo ruolino personale in quanto ciò gli sarebbe spettato se avesse concluso in top-10.

E quindi il pensiero che l’aussie abbia voluto fare un piacere a Verstappen, visto il legame che c’è tra Racing Bull e Red Bull, è stato rafforzato anche dai commenti via radio tra Gian Piero Lambiase (ingegnere di pista di Max) e l’olandese, con il tecnico che informava il pilota della prestazione dell’australiano e il tre-volte iridato che ringraziava Ricciardo.

Una situazione piaciuta decisamente poco a Zak Brown (CEO della McLaren), contrario da sempre a questi “giochetti”. Tuttavia, come sottolineato da Laurent Mekies, Team Principal della Racing Bulls, il tutto non si sarebbe concretizzato per fare un favore all’olandese: “Il Gran Premio di Singapore potrebbe essere stato l’ultimo per Daniel in F1 e quindi abbiamo deciso di dargli la possibilità di godersela fino alla fine ottenendo il giro veloce“. La motivazione, quindi, sarebbe stata essenzialmente quella di lasciare il segno per se stesso.

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