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America's Cup

Luca Devoti sicuro: “Luna Rossa ha la barca migliore, anche dei neozelandesi. Ma Ineos più forte come equipaggio”

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Luna Rossa
Luna Rossa / America's Cup

Su Saily Cup Channel, programma del canale YouTube di Saily.it La TV della vela, è intervenuto Luca Devoti, argento nei Finn a Sydney 2000 e skipper di +39 nella Louis Vuitton Cup 2007, che ha analizzato la situazione al termine del doppio round robin che ha definito le semifinaliste dell’edizione della Louis Vuitton Cup di vela in corso a Barcellona.

L’esito negativo del doppio round robin: “Io non credo che sia successo nulla, nel senso che la superiorità di Luna Rossa resta, non è enorme, ma resta. Ineos ha centrato un po’ più la barca, sono talmente delicati gli equilibri, le due regate che ha vinto ha semplicemente cambiato nettamente meglio ed è stata dalla parte dove c’era più pressione e i salti di vento, questo si vede sia nella prima in cui Luna Rossa era superiore, ha perso perché ha fatto più strada, e sia nella seconda, dove hanno fatto Ineos meno strada, e avendo più pressione, era anche più veloce, ma non credo che la barca in inglese sia più veloce. Credo che Luna Rossa, tra virgolette, si sia un po’ spenta durante le regate per una serie di ragioni, che sono il campanello d’allarme, quindi non è la barca, non sono le vele, non sono i sistemi, ma qui abbiamo un problema di uomini“.

La ricetta per spuntarla contro gli avversari, in base a quanto visto finora: “Per vincere la Coppa ci vuole una torta a più strati: la prima cosa, e più importante di tutte, è la barca veloce, non ce n’è se non hai la barca veloce, è fondamentale partire bene, più si avvicinano le prestazioni più avere una visione tattica e periferica nel campo di regata diventa importante, quindi più le condizioni sono complicate più devi essere reattivo e fresco, se non sei al 100% in tutti questi pezzi diventa difficile. Io credo che noi abbiamo cose molto positive dal doppio round robin per Luna Rossa: è la miglior barca di tutte, anche dei neozelandesi, è chiaro che non è che vince con 3 minuti per cui può andare dalla parte sbagliata, partire male, però è la migliore barca e questo non cambia. Si passa al punto dopo: siamo freschi e reattivi abbastanza per ingaggiare con un animale come Ben Ainslie con i suoi accoliti? Qual è il problema che abbiamo? Il recupero, la reattività e la visione periferica, la capacità di bordeggiare, non è che manchi di partenza, però qui siamo veramente al limite siamo contro il killer dei mari, il numero uno, quindi speriamo che vada bene su quei punti che ho detto prima della regata“.

Quali contromisure può prendere Luna Rossa: “L’unica idea che mi viene in mente, che però non so se sia applicabile, è che io farei riposare Bruni di più e alternerei Tita rischiando nelle semifinali per permettere a Bruni di presentarsi al meglio. Bruni al meglio può ingaggiare il Match Race, dobbiamo sperare che James Spithill performi all’altezza del suo nome e pigli in mano la barca, e ricordarci che abbiamo la barca migliore, ma non abbiamo ancora vinto nulla. Si comincia domani, questo round robin era solo per decidere il quinto che usciva. Non ce ne importa un fico secco di chi sceglie Ineos, tanto per arrivare in fondo devi batterli tutti, quindi chiunque sia lo devi far fuori, è questo il cambio di mentalità, adesso è la vita o la morte, quindi devi creare l’ambiente, e io credo che lo possano fare, però è dura, perché quell’altro è un killer, altrimenti non sarebbe la Coppa America“.

Il cambio di marcia che serve nella seconda parte della competizione: “La comprensione di dinamiche di un certo tipo, che portano all’eccellenza assoluta, non è un bagaglio di tutti, non c’è una scuola che insegna ai proprietari a capire, sono pochi quelli che veramente capiscono tutto quello che ci vuole. La squadra italiana olimpica ha fatto una crescita con la presidenza di Ettorre, per cui è arrivata ad essere come la squadra inglese migliore, non c’era carnevale sui social media alle Olimpiadi, ma si portavano a casa i risultati, c’era una certa coesione, c’è una certa dinamica che tu vedi. Tutta questa dinamica energetica che porta alla big performance, tutto questo, non è facile né da capire né da spiegare, è chiaro che se uno ha questa esperienza poi può formare tutto il contesto, che va dal magazziniere a chi va sulla barca femminile, alla Youth America’s Cup, allo sviluppo della giornata, al tipo di comunicazione, all’interazione con i familiari, per arrivare al risultato. Quindi ci sono delle determinate dinamiche che servono, ma non bisogna essere disfattisti, ovviamente, abbiamo la barca migliore di tutti, abbiamo un equipaggio, bisogna ammetterlo, che non è all’altezza di quello di Ineos, ma è forte, e quindi bisogna utilizzare le nostre capacità, in realtà, al meglio, e per una volta portare a casa questa maledetta Brocca. Se riescono a fare questo, e recuperano, possiamo vincere la Coppa America. Io sono fiducioso e spero che ce la facciano, forza Luna Rossa“.

IL VIDEO DELLA PUNTATA COMPLETA DI SAILY CUP CHANNEL

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