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Luciano Spalletti alla vigilia del match con Israele: “Gara trappola, posso fare 4-5 cambi”

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Spalletti - Lapresse

L’Italia deve tornare con i piedi a terra dopo la clamorosa vittoria di Parigi. Gli azzurri si sono imposti nel primo turno del girone di Nations League per 3-1 in rimonta sulla Francia padrona di casa, sfoderando una performance sontuosa. Ora però testa al prossimo impegno: a Budapest contro Israele.

Alla vigilia della sfida la tradizionale conferenza stampa del ct Luciano Spalletti che ha dichiarato: “Se non arriviamo bene a questa partita, come successo contro la Francia, si può trasformare in una trappola. E’ difficile riproporre la stessa formazione che ha giocato contro la Francia perché smaltire la fatica in tre giorni non è possibile. Vediamo l’allenamento di oggi, ma ci sta che tre, quattro, cinque elementi che hanno iniziato il match venerdì, li vada a cambiare. Contro la Francia abbiamo fatto una bella vittoria che fa bene al morale. Sono fiducioso di poter riproporre il calcio che abbiamo visto con la Francia anche in futuro”. 

Sul ritorno di Sandro Tonali apparso già in grande spolvero: “Eravamo a braccia aperte ad attenderlo perché è un giocatore importante per la Nazionale viste le qualità di cui dispone. Lui aiuta tutti in campo perché sa fare tutto, gli vogliono tutti bene e averlo ritrovato nello spogliatoio è stato bello”.

Sui talenti che mancano: “Una nazione come l’Italia avrà sempre venti calciatori forti per fare una nazionale. In qualsiasi momento. Magari bisognerà essere bravi a capire i momenti: adesso non abbiamo il vero ‘purosangue’ dal punto di vista tecnico, i vari Baggio, Totti o Del Piero che facevano la differenza. Ma ne abbiamo tanti che sanno adattarsi, che si sacrificano e che possono fare la differenza con le loro qualità. Tutti sono disponibili a fare tutto e a prendersi le responsabilità come squadra. Siamo più fratelli e si è visto anche contro la Francia”.

Le decisioni da prendere a livello di formazione: “Bastoni gioca perché levare due pilastri come Bastoni e Calafiori insieme mi sembra sbagliato. Ha esperienza. Frattesi è da valutare nell’allenamento di oggi, ma dice di star bene, di essersi fermato in tempo. E’ uscito a mezz’ora dalla fine. Vediamo la seduta e decideremo”. E poi i cambi: “Kean è probabile che sia della partita: non potendola rifare tutta Retegui, è meglio tenerlo per il pezzo determinante. Kean ha fatto vedere che sta bene. Poi valuteremo sulla trequarti se ci sarà di nuovo Raspadori o un centrocampista, perché ci sono altre soluzioni come Brescianini. La squadra sta bene da un punto di vista mentale e numerico”.

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