Tennis
Monaco scettico su Sinner: “Non so se al momento abbia nelle corde lo sforzo fisico per battere Medvedev”
Va in archivio con un bilancio di una vittoria ed una sconfitta la giornata di ieri per i numeri 1 d’Italia, impegnati negli ottavi di finale degli US Open 2024. Jannik Sinner si è risollevato da una situazione di punteggio negativa nel primo set imponendosi poi per 7-6 7-6 6-1 sull’americano Tommy Paul e raggiungendo ai quarti il temibile russo Daniil Medvedev, mentre Jasmine Paolini ha perso contro la ceca Karolina Muchova con un duplice 6-3. Di questo e di molto altro si è parlato nell’ultima puntata di TennisMania Speciale US Open, trasmissione condotta da Dario Puppo e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospiti Guido Monaco e Massimiliano Ambesi.
“Paolini mi è sembrata un po’ spenta, non così brillante. Dopo un buon inizio ha aspettato che la partita arrivasse da lei ed invece è arrivata un’avversaria che ha alzato il livello giocando un buonissimo match, sufficiente contro la Paolini di ieri. C’era l’idea di giocare profondo per allontanare la ceca e non farle giocare il suo tennis, una cosa che l’azzurra può fare anche se non è pienamente nelle sue corde questa palla molto carica. Schiavone per esempio aveva quel tipo di palla che giocava molto più alta, con maggiore rotazione, che ti poteva tenere lontana“, il commento di Monaco sul ko di Paolini.
“Muchova non ha dipinto tennis per tutta la partita, c’era margine per giocare e tutto sommato anche nel secondo set Jasmine è andata avanti 3-2. Non era un dominio, ma quando è stato il momento di mordere e far sentire la propria presenza all’avversaria, Paolini è scesa col servizio ed in generale col gioco mentre la ceca è leggermente salita mettendo a segno anche dei grandissimi colpi. Archiviata una stagione Slam stupefacente, Jasmine dovrà ricaricare un po’ le batterie“, prosegue il commentatore tecnico di Eurosport.
Sulla prestazione di Sinner, a partire dai primi game in salita: “Sinner non parte male, parte benissimo. 1-1 15-40 stragioca a tennis e potrebbe trovarsi 3-0 a inizio partita. Poi incappa in quella sequenza molto negativa di 11 punti consecutivi, in cui sbaglia dei diritti di metri un po’ come l’inizio del match di primo turno con McDonald. Ha fatto attenzione a partire carico, ma dopo quella partenza in cui non raccoglie ha un passaggio a vuoto piuttosto clamoroso che riesce comunque a tamponare e rientrare. Comunque se togli quel parziale di 1-4 e vai a vedere il totale, capisci che di partita ce n’è stata relativamente. È vero, il secondo set è stato equilibrato e hanno tenuto bene i servizi, ma nei momenti decisivi è venuto fuori il campione“.
“Paul ha fatto un buon match, confermando però di non avere la cilindrata e la categoria per poter veramente dare fastidio a Sinner 3 su 5. Una prova molto convincente, non esente da errori o momenti in cui non ha colpito bene. In questo periodo il diritto va e viene, però tendenzialmente sta tornando. Prima volta che vince una partita serale sull’Arthur Ashe, inoltre non aveva mai battuto un giocatore così alto in classifica a New York, l’unico torneo Slam in cui non ha ancora raggiunto la semifinale. Considerando il pre-torneo si va verso l’incontro con Medvedev nelle migliori condizioni possibili, almeno rispetto alle ultime settimane“, spiega Monaco.
Sulle prospettive in vista del quarto di finale Sinner-Medvedev, considerando i tanti precedenti: “Sembra passata una vita da Melbourne ma anche da Miami. Ne sono successe di tutti i colori e tutto sommato sembra passato tanto anche da quella sconfitta di Wimbledon. Sinner arriverà a questo match nella miglior condizione possibile, date le circostanze, ma questo date le circostanze rappresenta un grande punto interrogativo per me. Io sono molto preoccupato per questa sfida e credo sia sfavorito. Forse questa cosa nasce dal mio pregiudizio nel considerare Medvedev quasi imbattibile su questi campi, anche se poi Sinner lo ha battuto cinque volte di fila quindi chiaramente il mio timore Jannik non ce l’ha, per nostra fortuna. Comunque il russo ha delle motivazioni extra perché non vince un torneo da tantissimo tempo e, se guarda il tabellone, sa che probabilmente quella che arriva è quasi una finale un po’ come per Sinner. Non so se Jannik ha ancora nelle sue corde in questo momento specifico lo sforzo fisico e mentale che serve per battere 3 set su 5 Medvedev sul cemento“.