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Monaco secco: “Non penso che Fritz pensi di battere Sinner. È inferiore quasi in tutto”

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Jannik Sinner
Jannik Sinner / LaPresse

Jannik Sinner stacca il pass per la finale degli US Open 2024! L’azzurro, infatti, ha piegato il britannico Jack Draper con il punteggio di 75 76 62 dopo oltre 3 ore di battaglia. L’altoatesino ha quindi raggiunto per la prima volta nella sua carriera l’atto conclusivo dello Slam statunitense nel quale, domani, se la dovrà vedere con il padrone di casa Taylor Fritz. L’americano, infatti, è uscito vincitore dalla maratona con il connazionale Frances Tiafoe durata ben 5 set.

Di questo e molto altro, ovviamente, si è parlato nell’ultima puntata di “TennisMania” condotta da Dario Puppo, sul canale YouTube di OA Sport. Tra gli ospiti Guido Monaco, telecronista di EuroSport che ha iniziato la sua analisi da un punto ben preciso: “I primi due set sono stati di sofferenza per entrambi sia fisica sia tennistica. Draper ha dato risposte importanti, ha davvero un cannone al posto del braccio, col rovescio è un muro ed a rete è ottimo. Quasi alla Rafter. Anzi, dovrebbe venirci molto di più. Nelle prime fasi è stato bravo a rispondere anche se il gioco è stato molto complicato per colpa di una umidità pazzesca. Fai fatica anche a livello tecnico con il sudore nelle mani. La gente non sembrava asfissiata sugli spalti ma, evidentemente, nella parte bassa di un catino di 25.000 persone non girava un filo d’aria“.

Guido Monaco prosegue:Nonostante un ottimo servizio, la prima palla del britannico non ha avuto una percentuale molto alta. Direi attorno al 50%. In teoria penso sia l’arma più tremenda da affrontare nel circuito, sia per precisione sia per velocità. Inoltre è mancino, il che gli dà ulteriori variazioni. Ha messo a segno solo 10 ace, meno di Sinner, ma molti servizi sono usciti davvero di un soffio. D’altro canto, invece, i suoi doppi falli sono stati pagati a caro prezzo”. 

Passando alla prova di Jannik Sinner, gli spunti non mancano:La sensazione era che non fosse in grado di sfondare. Poi è stato in grado di crescere dopo un po’ di strappi. Non mi è piaciuto il fatto che sia venuto poche volte a rete, ma evidentemente quando si trova in condizioni difficili e la partita è tirata, non si fida troppo. Il match è stato durissimo e lui è uscito alla distanza. Immagino che pensasse di dominare di più lo scambio a fondo campo, ma Draper per 2 set ha tenuto bene”.

Prima di pensare alla finale dello US Open, si parla del finale di stagione di Sinner: “Il fatto che abbia avuto pause forzate in stagione potrebbe fargli bene verso il 2025. Tra Roma e Olimpiadi ha potuto riposare e potrebbe avere ancora benzina in questo ultimo scorcio di stagione. Anche a livello mentale. Dopotutto se vinci tanto e esci bene dalla vicenda doping, potrebbe arrivare ulteriore carica. La Davis? Non penso ci sarà a Bologna”. 

A questo punto il mirino passa su Taylor Fritz che, oggi alle ore 20.00 italiane, affronterà l’azzurro nell’atto conclusivo dello Slam newyorkese: “Dalla semifinale tutta americana è uscito il più forte e attrezzato per arrivare a questa finale. Tiafoe è crollato fisicamente nel quinto. Il mio pronostico? Non vedo come Jannik possa perdere. Di fronte si troverà un buon avversario dal punto di vista tecnico e tattico, ma è inferiore in quasi tutto, tranne forse al servizio. Cosa mi aspetto? Un set lottato forse potrebbe anche scappare, ma vedo margine tra i due. Non penso che Fritz vada in campo pensando di poter vincere. Per lui la finale è già un ottimo risultato”. 

VIDEO: LA PUNTATA DI TENNISMANIA

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