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MotoGP, Bagnaia e Martin senza continuità. Gli errori si moltiplicano e quello odierno di Pecco pesa…

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Bagnaia-Martin - MotoGP com Press

Non c’è margine sul quale appoggiarsi. Non c’è alcuno spazio di manovra. Ci si muove sul filo del rasoio nella sfida per la conquista del titolo mondiale 2024 di MotoGP. Jorge Martin e Francesco Bagnaia stanno sbagliando reciprocamente, lasciando sul piatto a vicenda punti pesanti. Due settimane fa, lo spagnolo ha commesso un grave errore strategico, oggi l’italiano ne ha compiuto uno di guida.

Faticano a essere continui, Martinator e Pecco. Anzi, diciamo pure che in questa fase della stagione non lo sono affatto. La caduta di oggi ha sostanzialmente pareggiato il conto delle domeniche “in bianco” tra i due contendenti. È il terzo Gran Premio in cui il piemontese non marca nulla (Portimao e Aragon i due precedenti), così come il madrileno per tre volte è rimasto a secco (Jerez de la Frontera, Sachsenring e de facto Misano-I, dove ha racimolato 1 misero punticino).

Ben differente il bilancio delle Sprint, dove Martin è mancato solo al Mugello. Viceversa, Bagnaia ha incassato tre “zero” (Le Mans, Montmelò, Silverstone), raccogliendo inoltre briciole ad Austin ed Aragon. Insomma, l’ago della bilancia è soprattutto al sabato. Proprio per questo la caduta odierna rischia di pesare oltremodo per Pecco, perché arriva nella giornata con in palio la posta più alta, quella dove lui è abituato a fare la differenza.

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Vedremo come evolverà il prosieguo della stagione. Ci sono ancora 6 weekend da mandare in scena, ovvero 12 gare, equamente divise tra distanza dimezzata e piena, con relativo bottino di punti parametrato ai giri da percorrere. Farà la differenza, come al solito, la capacità di ridurre al minimo i propri sbagli.

Fino a prova contraria, Bagnaia sa come si vincono i Mondiali, ne ha due a testimoniarlo. Seppur in posizione di forza, Martin deve ancora dimostrare di saper fare altrettanto. Sei riprese, in un match di pugilato (seppur virtuale) sono un’eternità…

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