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MotoGP, categoria avvolta nella “Pax Ducatista”. Numeri mostruosi per ‘l’Armata Rossa’ in questo 2024

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Francesco Bagnaia
Francesco Bagnaia / Valerio Origo

C’è una situazione impressionante relativa alla MotoGP che merita di essere approfondita. Nell’imminente Gran Premio di Emilia Romagna, la Ducati potrebbe conquistare matematicamente il titolo costruttori con ben sei appuntamenti e due mesi d’anticipo rispetto al termine della stagione! Siamo tutti d’accordo nel ritenere la dinamica ormai scontata. Si sa, inoltre, come nell’ambito del Motomondiale l’alloro riservato alle Case sia a tutti gli effetti “minore” se paragonato a quello piloti. Però quanto sta compiendo l’azienda di Borgo Panigale è clamoroso.

Al momento, Ducati ha un vantaggio di 229 punti su Ktm e 239 su Aprilia, le quali sono state sostanzialmente doppiate! La certezza matematica dell’Iride arriverà se verranno mantenute almeno 222 lunghezze di margine sull’inseguitrice più vicina. In altre parole, alla luce di come sta andando il 2024, in seno al marchio bolognese si può cominciare a pensare a dove andare a festeggiare già in Riviera la certificazione di un traguardo ormai certo.

A impressionare sono due circostanze. Innanzitutto siamo solamente al 70% della stagione; inoltre il funzionamento del Mondiale costruttori (vale solo il risultato della miglior moto) tende ad appiattire i valori. A meno che non vi sia una supremazia talmente marcata da consentire a una singola entità di sbaragliare il campo, proprio come sta facendo la Casa di Borgo Panigale, ulteriormente cresciuta rispetto al trionfale 2023.

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Per dare un’idea del predominio Ducati, si pensi che sinora ha marcato 463 punti su un massimo teorico di 481! D’altronde, in 13 weekend, sono arrivati 10 successi nelle Sprint e 12 nei Gran Premi. Soprattutto, è mostruosa la capacità di saturare le posizioni nobili della classifica. A oggi, si contano 9 podi monopolizzati nei GP. Come se non bastasse, il 7 settembre è giunto anche l’unico tassello ancora mancante, il podio monocolore nella Sprint (dal Qatar all’Aragona un’Aprilia o una Ktm si era sempre infilata nella top-three della gara dimezzata).

Insomma, la MotoGP 2024 è avvolta dalla Pax Ducatista”, figlia di una superiorità tecnica evidente e del fatto di avere a disposizione quasi tutti i piloti più talentuosi. Vedremo se nel 2025 la situazione si riproporrà con la medesima prepotenza. Ci saranno due Desmosedici in meno in griglia. Inoltre centauri di primissimo piano quali Jorge Martin ed Enea Bastianini leveranno le tende per accasarsi rispettivamente a quell’Aprilia e in quella Ktm che stanno disperatamente cercando di contrastare un’autentica “Armata Rossa”.

 

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