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MotoGP, Francesco Bagnaia: “Irrispettosi i fischi a Marquez, ma questo non succede solo in Italia”

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Francesco Bagnaia
Bagnaia / Valerio Origo

Francesco Bagnaia è stato uno degli osservati speciali a Misano nella conferenza stampa piloti che precede il Gran Premio di Emilia-Romagna 2024, secondo appuntamento consecutivo sul circuito romagnolo e quattordicesimo round stagionale del Mondiale MotoGP. Pecco vuole migliorare il risultato di due settimane fa e punta alla vittoria, per provare a colmare i 7 punti che lo separano in classifica dal leader della generale Jorge Martin.

“Due settimane fa ci ho provato, ma non ce l’ho fatta. Martin e Marquez sono stati più veloci. Quando ho visto Jorge entrare nel box, ho capito che avrei potuto fare molti punti. Poi ho capito che sarebbe stato difficile superare Marc, ho cercato di finire la gara con il maggior numero di punti possibili. È andata bene, perché sono arrivato secondo. Ora ne ho 7 punti di distacco, purtroppo quanto successo ad Aragon non mi ha permesso di avere più punti. Ora cercherò di fare bene per me e per i tifosi, ottenendo il massimo possibile”, dichiara il piemontese della Ducati.

Sui pro e contro di gareggiare per la seconda volta in 14 giorni sulla stessa pista: “Conosciamo le gomme e il set-up, a cui possiamo fare qualche piccolo aggiustamento. La cosa non buona, invece, è che ci sarà più competitività. Abbiamo fatto anche il test dopo il GP, quindi il livello sarà più alto. Le temperature saranno più elevate e quindi dovremmo avere meno problemi con la gomma anteriore. Potrebbe esserci più gruppo e più lotta”.

Sulla sua condizione in vista della parte conclusiva del campionato:Mi sento più preparato fisicamente rispetto all’anno scorso, non ero così in forma. L’esperienza ci dà motivazione e la capacità di stare sotto pressione. Penso che si deciderà tutto a Valencia. Ci sono piste che piacciono a Ducati, mi piace questa parte della stagione”.

Sulle polemiche per i fischi a Marquez sul podio a Misano 1:Gli hater continueranno sempre a odiare. Si tratta di una mancanza di rispetto che io non capisco, perché noi diamo sempre il massimo in pista. Ho letto che succede solo in Italia, ma non è vero, mi è capitato a Barcellona. Quando dai il massimo e cerchi di migliorarti sempre di più, è una mancanza di rispetto essere fischiati. Sarebbe bello se il nostro sport fosse più pulito, ma è difficile fermare tutto questo”.

Sul suo futuro con la casa di Borgo Panigale:Amo la Ducati e penso che la Ducati mi ami, ma non si sa mai. Abbiamo visto cosa è successo con Marc. Io sono innamorato della Ducati fin da bambino e continuo con questa mentalità, perché adoro tutte le persone che lavorano per il team e per la fabbrica. Se posso, mi piacerebbe fare tutta la mia carriera con loro”.

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