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MotoGP, Martin e Bagnaia si equivalgono. Saranno la lucidità e la capacità di leggere le corse a decidere il Mondiale

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Jorge Martin
Jorge Martin / LaPresse

Sul piano puramente prestazionale, Jorge Martin e Francesco Bagnaia sostanzialmente si equivalgono. Senza dubbio lo spagnolo è più incisivo nelle Sprint, ma la situazione si ribalta nei Gran Premi domenicali, dove l’efficacia dell’italiano è superiore. Ci sono giorni in cui l’iberico piega il piemontese, che però si alternano ad altri in cui è il canavesano ad avere ragione del madrileno.

Ci sono contesti in cui Marc Marquez e/o Enea Bastianini riescono a tenere testa a Martinator e Pecco, cionondimeno sia il catalano che il romagnolo non hanno la medesima continuità ad altissimo livello dei due che si stanno giocando il titolo 2024. L’incontro, autentica rivincita della sfida già andata in scena nel 2023, è ancora in bilico, perché una differenza di 24 punti quando ne restano sul piatto 222 è priva di consistenza concreta.

Peraltro, sta per entrare in gioco un fattore in più, quello psicologico. Farà sempre più caldo nella rincorsa al Mondiale 2024 e di conseguenza la pressione nella mente di chi si sta giocando l’Iride aumenterà progressivamente. Lo scorso anno, nelle fasi cruciali, Bagnaia si è dimostrato più lucido e più razionale di Martin, correndo in maniera ragionata e approfittando al meglio di ogni passaggio a vuoto dell’avversario.

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Forse, il fatto di aver conquistato il titolo del 2022 ha aiutato l’italiano, già trovatosi nella situazione di lottare per il traguardo supremo, del tutto inedita per lo spagnolo. Viceversa, l’iberico ha oggi “in saccoccia” la medesima esperienza, seppur risoltasi negativamente. Sa, comunque, cosa vuol dire “giocarsi un Mondiale”. Saprà metterla a frutto?

Perché, a questo punto, è evidente come la contesa sarà risolta dalla capacità di tenere i nervi saldi. Prestazionalmente parlando siamo all’impasse, gli equilibri verranno spostati dal modo in cui si correrà e dalla prontezza nel saper leggere nel modo migliore le situazioni di gara. Sotto questo aspetto, nel 2023 Pecco portò a scuola Martinator. La domanda è se il madrileno avrà imparato la lezione impartitagli dal piemontese e sarà dunque in grado di prendersi la sua rivincita.

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