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MotoGP, niente penalità per Acosta. Confermato l’ordine d’arrivo del GP d’Indonesia

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Pedro Acosta / Valerio Origo

Pedro Acosta conserva la seconda posizione ottenuta in pista in occasione del GP di Indonesia, tappa del Mondiale MotoGP andata in scena sul circuito di Mandalika. Il pilota spagnolo era finito sotto investigazione per una presunta irregolarità nella pressione delle gomme ma, dopo le verifiche effettuate dai commissari, si è accertato che il parametro fosse entro i limiti imposti dal regolamento e così il pilota della KTM (scuderia Red Bull GASGAS Tech3) ha potuto conservare la propria posizione sul podio.

Il numero 31 aveva tagliato il traguardo con un ritardo di 1.404 dal vincitore Jorge Martin e con più di quattro secondi di vantaggio nei confronti di Francesco Bagnaia, terzo a 5.595 davanti a Franco Morbidelli e Marzo Bezzecchi. Un’eventuale penalizzazione dell’iberico avrebbe fatto molto comodo al due volte Campione del Mondo, che avrebbe potuto guadagnare quattro punti in più, molto preziosi per la sua rincorsa verso il terzo titolo iridato consecutivo. L’alfiere della Ducati ufficiale si trova ora a 21 punti di distacco da Martin quando mancano ancora cinque appuntamenti al termine della stagione.

L’ordine d’arrivo resta dunque immutato per quanto riguarda le prime sette posizioni, ma potrebbero esserci dei cambiamenti nelle retrovie: Brad Binder (ottavo) e Takaaki Nakagami (undicesimo) si trovano infatti sotto investigazione sempre per una presunta irregolarità nella pressione degli pneumatici, ma “a causa della natura delle verifiche post-tecniche” (come riporta il comunicato della MotoGP), il risultato dell’investigazione verrà pubblicato soltanto in occasione del prossimo evento, ovvero il GP del Giappone in programma nel weekend del 4-6 ottobre. Potrebbero beneficiarne Johann Zarco (nono), Raul Fernandez (decimo) e Alex Rins (dodicesimo).

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