Motori. Chi è Mirko Bortolotti, l’italiano che, 31 anni dopo Nicola Larini, può vincere il DTM
Nei giorni in cui c’è grande fermento attorno al nome di Andrea Kimi Antonelli e al legame con Mercedes, è doveroso puntare i riflettori della ribalta anche su un altro pilota italiano fortemente legato alla Germania, seppur in modi completamente diversi. Parliamo di Mirko Bortolotti, che nell’imminente weekend sarà impegnato al Sachsenring nella terz’ultima tappa del Campionato DTM, nel quale sta lottando per centrare il successo.
Classe 1990, il trentino ha “annusato la F1” fra il 2008 e il 2011, svolgendo alcuni sporadici test con Ferrari, Toro Rosso e Williams. Nessuno di essi ha però portato a nulla concreto, così il pilota ha saggiamente preferito dedicarsi ad altro, anziché accontentarsi di un posto marginale sull’ipotetica panchina di qualche team, costruendosi una carriera di tutto rispetto nell’Endurance.
Specializzato nelle Gran Turismo, Bortolotti ha saputo artigliare la vittoria di categoria in due 24 ore di Daytona (2018, 2019) e in una 12 ore di Sebring (2012). Inoltre, quando il DTM si è convertito alle GT3, il trentino ha subito lasciato il segno, conquistando un podio come wild card all’esordio assoluto, avvenuto ad Assen nel settembre 2021.
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L’exploit ha legittimato il successivo impegno a tempo pieno nella categoria con una Lamborghini. Il 2022 si è risolto con cinque podi e il quarto posto in classifica generale. Nel 2023, dopo un inizio in sordina, sono arrivate tre vittorie e la piazza d’onore nella graduatoria assoluta, seppur relativamente staccato dall’austriaco Thomas Preining.
La crescita è proseguita anche nel 2024, tanto da permettere a Bortolotti di essere in piena lotta per vincere il Campionato. Attualmente è sostanzialmente appaiato al sudafricano Kelvin van der Linde e al tedesco Maro Engel, punte di diamante rispettivamente di Audi e Mercedes.
Insomma, un italiano è pienamente in corsa per laurearsi campione del DTM a bordo di un marchio italiano, situazione che si è verificata solo nel 1993 con Nicola Larini, quando non era la Lamborghini, bensì l’Alfa Romeo, e sfidare i colossi tedeschi nel “loro” campionato. Anche Roberto Ravaglia, nel 1989, vinse il titolo. Il veneto era però un alfiere della BMW.
Riuscirà Bortolotti a fregiarsi della corona del DTM 2024? La risposta l’avremo nell’arco di qualche settimana. Il Sachsenring è alle porte, dopodiché si chiuderà fra Spielberg (28-29 settembre) e Hockenheim (19-20 ottobre).