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Olimpiadi Scacchi 2024: India, è festa doppia con Open e donne. L’Italia chiude perdendo da Norvegia (senza Carlsen) e Bulgaria

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D Gukesh
Gukesh / FIDE / Michal Walusza

Si sono concluse quest’oggi le Olimpiadi Scacchistiche in quel di Budapest. La capitale ungherese celebra il doppio trionfo dell’India, che nella sezione Open, tanto per ribadire la propria superiorità, travolge per 3,5-0,5 la sorprendente Slovenia. Al secondo posto ci vanno gli USA, che hanno quattro punti di ritardo dagli indiani (21 contro 17), ma nel gruppo proprio a quota 17 vanno a precedere l’Uzbekistan, comunque ben più che meritato terzo. Giù dal podio Cina, Serbia e Armenia.

Per quanto riguarda le donne, è un altro 3,5-0,5 indiano, questa volta sull’Azerbaigian, a dare il via a una vera e propria festa doppia, perché in questo caso c’è la vetta solitaria, conquistata a quota 19 in virtù del 2-2 del Kazakistan contro gli USA, capaci così di piazzarsi al terzo posto davanti a Spagna, Armenia e Georgia. Un risultato, questo, che al pari dei colleghi uomini significa prima volta assoluta per il Paese, che a questo punto può sognare di dominare per anni e anni ancora dopo che Vishy Anand e Humpy Koneru hanno aperto la strada.

L’Italia non chiude esattamente nel modo che avrebbe sperato. In particolare, la squadra Open non riesce a ripetere il successo di due anni fa contro la Norvegia, stavolta però priva di Magnus Carlsen che salta a piè pari l’ultimo turno. Pur con qualche patema, Daniele Vocaturo raccoglie un’altra patta di buon livello, quella con Johan-Sebastian Christiansen, mentre è ben più blanda quella di Luca Moroni contro Elham Amar. Il problema, però, giunge in quarta scacchiera con Sabino Brunello, il quale effettua una spinta in g6 alla 12a mossa della variante classica della Caro-Kann che è un azzardo troppo grande. In risposta Frode Urkedal, con il Bianco, sacrifica entrambi i Cavalli per la Torre ottenendo una posizione vantaggiosissima e con la Donna a fare da autentica dominatrice della scacchiera. Si rivela una manovra vincente, perché alla lunga arriva l’abbandono dopo 35 mosse. A quel punto rimangono a competere solo Lorenzo Lodici e Aryan Tari, tra i quali però più in là dell’equa divisione del punto non si va.

Tra le donne, è ancor più netto l’esito del difficilissimo confronto con la Bulgaria, che fa decisamente valere la propria superiorità con un rotondo 3,5-0,5. Eppure le cose sembravano evolvere in modo differente. Riesce a pattare solo Tea Gueci con Viktoria Radeva. Per il resto, Antoaneta Stefanova batte una Marina Brunello che può davvero rimpiangere l’occasione sprecata, soprattutto perché, dopo una partita giocata veramente bene e in cui si è trovata in largo vantaggio posizionale, non vede la mossa vincente (33. Dc7) in situazione di vantaggio posizionale e poi, alla 36a, mette la Torre in g3 perdendo praticamente all’istante (e infatti abbandona subito). Olga Zimina finisce lentamente, ma inesorabilmente risucchiata dalla danza dei Cavalli contro gli Alfieri messa in opera da Nurgyul Salimova (finisce in 42 mosse), mentre Giulia Sala, dopo aver comunque debuttato con positività in questa rassegna, perde contro Beloslava Krasteva.

I risultati finali, per le due squadre azzurre, corrispondono rispettivamente al 43° posto per l’Open e al 34° per le donne. Ad ogni modo, gli azzurri Open rientrano nelle prime 29 squadre europee, il che consente a uno degli italiani di poter giocare la World Cup il prossimo anno (nel 2023 Daniele Vocaturo superò tre turni con scalpo di Daniil Dubov), mentre per le donne non riesce di entrare nelle prime 12.

Da registrare inoltre una situazione che è difficile definire in qualunque termine. Siccome non esistono più i paletti preimpostati, per decisione della FIDE, proprio all’ultimo turno, nel femminile, è accaduto che Iran e Israele si siano trovati l’uno contro l’altro. L’accoppiamento non poteva generare buone nuove, e infatti le iraniane non si sono presentate, dal momento che a livello governativo è impedito a iraniani di confrontarsi con israeliani.

Gli ori individuali Open vanno a D Gukesh (prima scacchiera, India), Thai Dai Van Nguyen (seconda, Cechia), Arjun Erigaisi (terza, India), Shamsiddin Vokhidov (quarta, Uzbekistan) e Frederik Svane (quinta, Germania). In seconda scacchiera 10° Lorenzo Lodici, in quinta 11° Sabino Brunello.

Gli ori individuali femminili vanno a Zhu Jiner (prima scacchiera, Cina), Carissa Yip (seconda, USA), Deshmukh Divya (terza, India), Agrawal Vantika (quarta, India), Dana Kochavi (quinta, Israele).

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