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Scacchi
Olimpiadi Scacchi 2024: Italia, miracolo sfiorato. Lodici batte Leko, ma vince l’Ungheria. Riscatto macedone per le donne
Giornata intensa alle Olimpiadi scacchistiche in corso di svolgimento a Budapest per la loro edizione numero 45. E si parla del termine intensità anche in ambito italiano, benché molto sia accaduto soprattutto sulle principali scacchiere. In campo maschile, infatti, l’infinito Vasyl Ivanchuk e Anton Korobov fanno il miracolo contro gli Stati Uniti, battendoli per 2,5-1,5 nonostante il successo di Fabiano Caruana su Andrei Volokitin. In classifica ora gli ucraini sono nel gruppo a 8 al comando, guidato dall’India in termini di miglior spareggio tecnico.
Tra le donne, invece, la situazione vede sette formazioni a punteggio pieno, con la Cina a comandare dall’alto su India e USA. Qui a fare notizia sono due risultati: il perentorio e inoppugnabile 4-0 delle cinesi sull’Inghilterra e un 2-2 con cui l’Ucraina viene fermata da una validissima Turchia. Ma di scossoni veri e propri non se ne vedono, al contrario della controparte Open.
Veniamo all’Italia. Un’Italia che va molto vicina a una seconda impresa, quella che si sarebbe potuta materializzare contro l’Ungheria padrona di casa. Impresa che di sicuro compie Lorenzo Lodici, capace di districarsi in una posizione difficilissima contro Peter Leko, ex top ten nonché vicinissimo, vent’anni fa, al titolo mondiale PCA (quando ancora non c’era stata la riunificazione con la FIDE), e di infilare la seconda vittoria consecutiva contro un nome pesantissimo della storia recente degli scacchi. Una sequenza, quella Giri-Leko, che non tutti possono vantare, anzi, per qualità. Patta di Sabino Brunello con Benjamin Gledura a parte, però, è Daniele Vocaturo che cade in prima scacchiera contro l’estro vulcanico di Richard Rapport, numero 1 magiaro, mentre in terza Francesco Sonis non riesce a fermare Sanan Sjugirov, e così l’Ungheria porta a casa il 2,5-1,5. Azzurri ora comunque al 16° posto in classifica, molto più che rispettabile. Sarà davvero importante il confronto con il Paraguay, perché potrebbe dirci dove può realmente arrivare questa squadra (e, soprattutto, si spera in un Luca Moroni ritornato in fiducia).
Per quanto riguarda l’Italia femminile, invece, prontissimo il riscatto delle azzurre con un 3,5-0,5 che dice tutto sui rapporti di forza con la Macedonia del Nord, del resto già ben noti. Tutte a segno Marina Brunello, Olga Zimina ed Elena Sedina, rispettivamente contro Monika Stojkovska, Ivana Manova e Monika Zhezhovska. L’unica patta arriva da Giulia Sala, al debutto in azzurro a questo livello, contro Lea Eftovska. Risalita in graduatoria, per le tricolori, al 34° posto e prossimo confronto tutto da giocare con le Filippine.