Ciclismo
Pagelle cronometro maschile Mondiali ciclismo 2024: Evenepoel mostruoso, Ganna fa sognare. Eccezionale Affini
PAGELLE CRONOMETRO MASCHILE MONDIALI CICLISMO 2024
Remco Evenepoel, voto 10: questa volta ha rischiato davvero tanto e le braccia al cielo all’arrivo sono anche un segno di liberazione. Era il favorito assoluto, si è ben gestito nella prima parte di gara ma sul finale ha perso tantissimo, chiudendo solamente con sette secondi su Ganna. In ogni caso, basta vincere in queste gare e lui l’ha fatto da fenomeno, come sempre. Dopo la doppietta olimpica ecco anche il bis ai Mondiali a cronometro. Davvero imbattibile.
Filippo Ganna, voto 9: era in dubbio per la partecipazione a questi Mondiali ma, come detto da Marco Velo, è scattato qualcosa nella sua testa che gli ha dato quella consapevolezza in più per essere in Svizzera. La gara l’ha fatta e, per poco, non è riuscito nel colpaccio clamoroso. Partiva due gradini dietro ad Evenepoel, sia per lo stato di forma che per il percorso, ha chiuso a soli 7” dal fuoriclasse belga. Ganna è un campione e continua a dimostrarlo prova dopo prova: dopo l’argento olimpico, anche quello iridato.
Edoardo Affini, voto 8,5: due settimane da sogno per il mantovano. La medaglia d’oro agli Europei, il bis, nella Mixed Relay, poi il bronzo ai Mondiali. Sta vivendo un periodo magico e vuole proseguire su questa scia. Anche oggi è strepitoso: nonostante un percorso tutt’altro che adatto alle sue caratteristiche, viaggia ai 50 km/h di media e va a prendersi un podio magnifico.
Joshua Tarling, voto 6: quarta posizione che delude sicuramente il giovane britannico. Chiuse terzo ai Mondiali lo scorso anno, aveva l’opportunità per ripetersi, visto che all’ultimo intermedio appariva nettamente in rimonta rispetto ad Affini, invece crolla clamorosamente nei dieci chilometri finali. Quarto, così come ai Giochi di Parigi.
Jay Vine, voto 7: stava disputando una prova da sogno, trovandosi addirittura a metà gara sul podio. Purtroppo, però, l’ennesima caduta di una carriera sfortunatissima per l’australiano: arriva al traguardo tutto sporco di sangue, nonostante ciò riesce a chiudere in top-5.
Primoz Roglic, voto 5: la forma non è straordinaria dopo le tre settimane trionfali in Spagna e lo sloveno lo fa capire sin dal primo intermedio. Chiude addirittura fuori dalla top-10, venendo raggiunto e scavalcato sul traguardo da Ganna, che era partito 2′ dopo.
Stefan Kung, voto 5: aveva una grande opportunità, dopo la vittoria nella cronometro di Madrid alla Vuelta, di arrivare al top della condizione ai Mondiali di casa, sfruttando la spinta del pubblico. L’elvetico invece delude e chiude solo ottavo.