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Pagelle GP Emilia-Romagna: Bastianini una sentenza negli ultimi giri, Martin sorride, Bagnaia sbaglia ancora

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Enea Bastianini / Valerio Origo

Il Gran Premio di Emilia Romagna di MotoGP si è concluso con la vittoria di Enea Bastianini davanti a Jorge Martin e Marc Marquez. Grande delusione per Francesco Bagnaia, caduto quando era in terza piazza e stava cercando di recuperare sui due leader. La Ducati ha festeggiato con una splendida cinquina la conquista del Mondiale costruttori. Tempo di bilanci e pagelle sulla base di quanto visto quest’oggi.

DUCATI Voto 100 – Come le vittorie conquistate in MotoGP dal momento in cui l’azienda bolognese ha fatto il proprio ingresso nella classe regina (2003). La pietra miliare è stata raggiunta proprio in concomitanza con la certezza matematica di fregiarsi di un titolo marche ormai scontato. Tanto di cappello alla Casa di Borgo Panigale, che non ha solo saputo trovare la propria dimensione nel Motomondiale, ma né diventata addirittura potenza egemone. Spodestare le aziende giapponese, battendole sul proprio terreno (l’evoluzione tecnologica) è un conseguimento che non verrà mai sottolineato abbastanza.

ENEA BASTIANINI Voto 10 – Ha vinto a casa sua, di forza, sapendo bene come nel 2025 non avrà alcuna garanzia di poter lottare per il successo (vedi sopra). L’affermazione vale doppio proprio perché arrivata nella terra natia, la Romagna, al termine di una gara pressoché perfetta. Anzi, togliamo il pressoché. Non ha sbagliato proprio nulla.

MARTIN Jorge Voto 8 – Un secondo posto preziosissimo nell’ottica del Mondiale, ma gli si toglie un punto per il gesto dell’ombrello fatto a Bastianini una volta tagliato il traguardo. Non tanto per l’estetica, quanto per l’approccio. La manovra di Bestia è stata rude, ma corretta. Correre in moto significa anche sporcarsi, in senso figurato o meno. La carenata fa parte dell’agonismo. Le corse sui binari non le hanno ancora inventate.

MARQUEZ Marc Voto 8 – Zitto zitto, si issa sul podio, sfruttando al meglio ogni occasione gli si presenti davanti. Non ha più la velocità pura di una volta, ma come potrebbe essere altrimenti, considerate tutte le volte in cui è passato in sala operatoria, tagliuzzato e ricucito da qualche chirurgo. Bravo, davvero.

MARINI Luca Voto 6 – Gliela vogliamo dare una piccola soddisfazione? Raccoglie il miglior risultato di una stagione sinora inesistente (come per tutta Honda). Poca roba, per carità, ma è passato “dalle stelle alle stalle” dopo aver preso la decisione di scommettere su HRC. Una scommessa sinora persa, ma comunque onorevole negli intenti. Nella speranza di un 2025 migliore.

BAGNAIA Francesco Voto basso – Siamo sotto la sufficienza, decida il lettore di quanto. Facile emettere giudizi quando si passa il tempo a battere i tasti su una tastiera. In moto, a 300 all’ora, ci va lui. Le botte dopo essere finito nella ghiaia, le prende lui. Le critiche pure. Ha sbagliato, nulla questio, ma a che servirebbe rigirare il coltello nella piaga?

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