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Pagelle Mondiali ciclismo 2024: Tadej Pogacar alieno, van der Poel ed Evenepoel aspettano troppo. Italia insufficiente

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Tadej Pogacar
Tadej Pogacar - Lapresse

PAGELLE MONDIALI CICLISMO 2024

Tadej Pogacar, voto 10: era il più forte, era il grande favorito ed una dimostrazione di forza simile conferma tutto, anzi, fa addirittura sfregare gli occhi a chi lo guarda. Scatta a 100 chilometri dal traguardo, sfrutta (per pochissimo) il treno di Tratnik, poi si mette in proprio ed inizia uno show magnifico. A 51 chilometri dall’arrivo è già solo al comando: da lì in poi il vantaggio resta costantemente oltre i 40” e nessuno riesce ad avvicinarsi, neanche in un finale nel quale sale la fatica. Liegi, Giro, Tour e Mondiale, con un dominio assurdo praticamente sempre. È il più forte al mondo, ma si avvicina ad essere uno dei più forti della storia.

Ben O’Connor, voto 8: praticamente come alla Vuelta, sembra uno scenario identico. L’australiano sfrutta il momento giusto (in Spagna era riuscito a guadagnare minuti sui rivali) per andar via e chiudere al secondo posto. Dopo il podio nel Grande Giro iberico ecco la medaglia iridata. Stagione magnifica.

Mathieu van der Poel, voto 7: quando punta un obiettivo raramente sbaglia. Era successo alle Olimpiadi, non succede ai Mondiali, visto che l’ex detentore del titolo arriva in Svizzera con una condizione eccellente e su un percorso molto duro, forse troppo per le sue caratteristiche, si rende comunque protagonista di un’ottima gara. Centra il bronzo, forse se si fosse mosso prima avrebbe potuto tenere aperta la gara.

Toms Skujiņš, voto 8,5: dopo Pogacar il migliore oggi. Una gara sempre all’attacco, una condizione spettacolare per il lettone. È mancata solo la medaglia, ma questo quarto posto è di valore super.

Remco Evenepoel, voto 6: la condizione non era quella dei giorni migliori e l’abbiamo notato già nella crono, vinta a fatica davanti a Ganna. Aveva l’opportunità per chiudere il poker dopo i trionfi a Cinque Cerchi e quello nella prova contro il tempo, ma non l’ha sfruttata. Male anche la strategia di squadra, con il Belgio messo a tirare a tutta e Pogacar lasciato andar via, assieme ad un compagno di squadra. Ha anche l’opportunità di riaprirla sul finale, ma gli mancano le gambe. Chiude quinto, in ogni caso.

Marc Hirschi, voto 6,5: era il suo Mondiale, la sua opportunità, con la condizione della vita davanti al pubblico di casa. Ci ha provato, soprattutto nell’ultima tornata, a centrare almeno una medaglia, ma è mancata un po’ di brillantezza.

Ben Healy ed Enric Mas, voto 7: rispettivamente settimo ed ottavo, con due prestazioni diverse, ma in ogni caso più che discrete.

Nazionale italiana, voto 4: oggi c’è davvero poco da salvare. Azzurri di Daniele Bennati che non partivano con i favori del pronostico, assolutamente, ma che, salvo un paio di azioni di Cattaneo, Bagioli e Ciccone, non sono stati mai in corsa. Il migliore è proprio l’abruzzese, 25mo ad oltre 6’36”, il che è tutto dire.

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