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Pallanuoto, la Pro Recco trova i nuovi proprietari: la famiglia Behring darà futuro al club

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Pro Recco
Pro Recco / IPA

Cambio di proprietà per la Pro Recco, che è passata alla famiglia Behring. La storica squadra ligure di pallanuoto potrà così tornare a giocare con il loro nome storico dopo il saluto del patron Gabriele Volpi e tornare a programmare il proprio futuro vista la disponibilità finanziaria dei Behring, il cui capostipite è tra i 500 uomini più ricchi del mondo secondo Forbes.

Nel comunicato stampa diffuso dalla società si legge:Con grande entusiasmo la Pro Recco è orgogliosa di annunciare di aver concluso il processo di transizione della sua proprietà alla famiglia Behring: nota per i suoi sforzi filantropici nel supportare e promuovere la tradizione sportiva, ha l’obiettivo di preservare e valorizzare il prezioso patrimonio del Club; come già avviene in Brasile ha scelto di restituire alla comunità, contribuendo a mantenere viva la leggenda della Pro Recco e a garantirle un futuro luminoso, facendosi custode di un’eredità sportiva riconosciuta in tutto il mondo“.

Lucas Giannini, CEO di Behring Foundation, ha dichiarato:Siamo entusiasti di iniziare questo nuovo capitolo e affiancarci alla Pro Recco, il Club più di successo al mondo. Desideriamo continuare sul solco della sua straordinaria tradizione sportiva e mostrare il potere che ha la pallanuoto nel migliorare la vita delle persone“. Già da questa sera, in occasione delle qualificazioni della Euro Cup, la squadra potrà giocare con la denominazione e i colori della Pro Recco.

Gabriele Volpi Chairman di Orlean Invest Holding, commenta il passaggio di proprietà: “Esprimo la più profonda soddisfazione per la felice conclusione della trattativa con la famiglia Behring, che sono convinto potrà garantire la continuità di successi che la Pro Recco ha potuto vantare nel corso della mia ventennale gestione. Per me, nato a Recco e recchelino nell’anima, costituiva un punto d’onore assicurare un futuro radioso alla squadra in cui militai da ragazzo e che ammiro sin dai tempi del leggendario scudetto vinto con sei ragazzi del nostro paese in acqua su sette. La mia passione e il mio affetto per la Pro Recco sono stati totalizzanti e hanno costituito una delle gioie della mia vita, ma da alcuni anni ero giunto alla conclusione che il futuro a lungo termine della squadra richiedesse un passo indietro del sottoscritto“.

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