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Paolo Bertolucci non ci sta: “Ingiusto tenere sulla graticola Jannik Sinner per 5-6 mesi”

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Jannik Sinner
Jannik Sinner / LaPresse

Paolo Bertolucci ne ha parlato all’AGI di quanto è accaduto nelle ultime ore a Jannik Sinner. L’annuncio ufficiale della WADA del ricorso sul caso della doppia positività al Clostebol è tornato a scuotere l’attualità, quando si pensava che l’Agenzia mondiale dell’antidoping non avrebbe agito in questo modo.

WADA, sulla base del comunicato emesso, intende agire non sul merito, ma sul diritto, ovvero provando a stabilire la responsabilità oggettiva del giocatore, facendo ricadere su di lui un grado di “colpa e/o negligenza“, tutto da dimostrare nel corso del procedimento del TAS.

La WADA ritiene che la conclusione di ‘nessuna colpa o negligenza’ non sia corretta ai sensi delle norme applicabili. La WADA sta chiedendo un periodo di ineleggibilità compreso tra uno e due anni. La WADA non sta chiedendo la squalifica di alcun risultato, salvo quello che è già stato imposto dal tribunale di primo grado. Poiché la questione è ora pendente dinanzi al TAS, la WADA non rilascerà al momento ulteriori commenti“, il testo della nota.

Ci sono state tante reazioni e tra queste quella di Bertolucci: “Io sono fermamente convinto dell’innocenza di Sinner. Fermo restando che la certezza non ci può essere mai, trovo del tutto logica la sua versione, cosa che mi è stata confermata anche dagli addetti ai lavori. Adesso deciderà il TAS, ma l’unica cosa che trovo sconcertante in tutto questo è che si parla di diverse settimane fino a 5-6 mesi per decidere se Sinner è colpevole”, le parole dell’ex giocatore e attuale voce tecnica su Sky Sport. “Un tempo lunghissimo, anche i processi italiani durano di meno! Non è giusto tenere un tennista sulla graticola per tutto questo tempo“, ha concluso Bertolucci.

Una spada di Damocle sulla testa di Sinner che, effettivamente, dovrà gestire questa situazione, un po’ come aveva già fatto dopo il Masters1000 di Indian Wells e la comunicazione della positività a lui e al suo staff. Altre prove da superare per il n.1 del mondo…

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