America's Cup

Perché Ineos voleva che Luna Rossa venisse penalizzata: tre reclami respinti

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Luna Rossa / America's Cup

INEOS Britannia ha chiesto una penalità ai danni di Luna Rossa per ben tre volte durante la gara-4 della finale della Louis Vuitton Cup, il torneo che designa chi sarà lo sfidante di Team New Zealand nel Match Race che metterà in palio la America’s Cup. Ben Ainslie e compagni hanno pigiato il tasto del reclamo in tre occasioni durante il serratissimo confronto andato in scena nelle acque di Barcellona, ma le loro proteste non sono mai state accolte dal comitato di regata.

In fase di pre-partenza Luna Rossa ha inscenato una manovra aggressiva e si è avvicinata molto allo scafo avversario, ma non così tanto da incappare in una penalità (i due esagoni virtuali che rappresentano le due barche non sono venuti a contatto tra loro). Gli altri due episodi sono avvenuti nel cuore della regata, quando i due equipaggi erano impegnati in un serratissimo testa a testa di bolina, separati da una manciata di metri.

In quel frangente, come ha spiegato Stefano Vegliani nella sua rubrica “La strambata” sulle colonne di OA Sport, quando i due scafi sono molto vicini tra loro, quello sottovento può costringere quello sopravento ad andare all’orza. Il problema è che non sono mai state abbastanza vicine. Se i giudici non hanno dato penalità, vuol dire che non c’erano le condizioni. Nel momento in cui ci si ingaggia, quindi con la prua che arriva alla poppa dell’altra, la barca che insegue può avere diritto di rotta.

Se la barca dietro con la prua arriva all’altezza della poppa della barca davanti, quest’ultima è costretta a cambiare direzione. INEOS Britannia ha protestato per due volte per questo motivo, ma non è stata ascoltata perché non si era creato l’ingaggio. Luna Rossa non è stata penalizzata e ha poi allungato, anche se nel finale di regata ha commesso delle sbavature ed è riuscita a vincere con soltanto quattro secondi di vantaggio, riuscendo a pareggiare la serie.

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