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Primoz Roglic eguaglia il record di Heras alla Vuelta. Un campione ‘anziano’ in antitesi al ciclismo moderno

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Primoz Roglic
Primoz Roglic - LaPresse

E sono quattro: un record che sembrava molto duro da eguagliare, nel giro di pochi anni è stato raggiunto da Primoz Roglic. Alla Vuelta a España non c’è più solamente Roberto Heras capace di vincere per quattro volte il Grande Giro di casa, adesso c’è anche uno sloveno che è riuscito a trovare il poker dal 2019 ad oggi.

Un campione a cinque stelle (cinque come i grandi giri, visto che da aggiungere alle quattro Vuelta c’è anche la Corsa Rosa del 2023) il capitano della Red Bull – BORA – hansgrohe, che purtroppo è esploso in un momento nel quale i fuoriclasse assoluti (su tutti il connazionale Tadej Pogacar) della disciplina lasciano le briciole ai rivali.

Roglic è l’antitesi al ciclismo moderno nel quale i fenomeni nei grandi giri vengono fuori sin da giovanissimi (l’esempio di Remco Evenepoel è lampante, così come lo stesso Pogacar): lo sloveno fino a qualche anno fa praticava tutta un’altra disciplina, il salto con gli sci, salvo poi cambiare sport a causa di una brutta caduta che lo ha dirottato sul ciclismo.

Tempo di adattarsi e poi è riuscito a dar spettacolo sulle due ruote, nonostante i ventisette anni (età nel quale è entrato nel World Tour): i trionfi sono arrivati a raffica, da segnalare anche l’oro olimpico a cronometro di Tokyo, ma così anche le delusioni. Spesso tanta, troppa sfortuna, diverse le cadute che lo hanno frenato, indimenticabile anche la sconfitta subita al Tour de France del 2020, quando sembrava lanciato verso la Maglia Gialla.

In ogni caso Roglic è un campione che resterà negli annali, se pur più silenzioso rispetto ai rivali: e non è finita qui, nonostante i 34 anni c’è spazio per ampliare ancora il palmares. 

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