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Puppo sicuro: “Sinner è il padrone del circuito. Alcuni tifosi di Djokovic sono imbarazzanti”

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Jannik Sinner / LaPresse

La vittoria di Jannik Sinner nell’ultimo torneo stagionale del Grand Slam è stato ovviamente l’argomento principale di discussione nel nuovo appuntamento quotidiano sul canale YouTube di OA Sport con TennisMania Speciale US Open, condotto da Dario Puppo, giornalista di Eurosport.

Sinner ed Alcaraz si sono spartiti gli Slam nel 2024, ma c’è grande divario tra i due nel ranking: “Nonostante Alcaraz abbia vinto due Slam, tra l’altro l’accoppiata Roland Garros-Wimbledon, due di fila, Sinner è il padrone del circuito, su questo credo che non ci siano molti dubbi, può solo essere contestato se Sinner dovesse avere un infortunio adesso e non giocare più da qui a fine stagione, poi bisognerebbe vedere anche se qualcuno avesse la forza di raccogliere tutti quei punti, perché è impressionante, una cosa la voglio dire, questo odio che si è generato dopo la vicenda della doppia positività di Sinner, soprattutto alimentato da tifosi di due giocatori, Alcaraz e Djokovic. La cosa peggiore è che i peggiori tifosi di Djokovic fanno tutto questo solo perché vorrebbero avere in dote da un eventuale squalifica di Sinner, e quindi magari tutta la rimodulazione di quanto avvenuto finora, qualche settimana in più di Djokovic al numero 1 del mondo, perché alla fine è solo quello, ed è imbarazzante“.

In generale un tennista è gravato di maggiori responsabilità rispetto ad altri sportivi: “C’è una grossissima differenza tra quello che ti richiede il tennis rispetto agli altri sport: nel ciclismo tu arrivi in una squadra e c’è la squadra che detta le regole o si prende le responsabilità per tutto quello che va fatto, organizzato, per trovare l’eccellenza, e quindi curare i dettagli, la stessa cosa, ovviamente, vale per una scuderia, comunque c’è dietro un grandissimo lavoro e poi c’è il frontman, se volete. Nel caso di Sinner il frontman è lui, il manager è lui, poi è chiaro che ha dei collaboratori che si occupano degli aspetti burocratici, però le decisioni le prende lui. E’ vero che in una squadra quando hai il fenomeno, poi tutti fanno la fila alla sua porta per chiedere cosa fare, però è diverso il senso di responsabilità nel tennis“.

Quanto accaduto all’azzurro lo testimonia: “In qualche modo la vicenda che ha riguardato Sinner per quello che è successo, il doppio controllo positivo che ha avuto sia ad Indian Wells che a Miami, poi ha trovato le persone giuste, i consigli giusti, però il tennista ha una situazione diversa da altri sportivi. Ci tenevo a dirlo, perché sembra magari banale, ma in questo secondo me Sinner, anche in questo, è bravo a scegliersi comunque la squadra. Ha sbagliato ovviamente chi era con lui prima, però è una situazione che purtroppo può accadere. Adesso vedo che stanno tutti molto attenti, anche lo stesso Vagnozzi mentre faceva defaticamento sull’attrezzo che usava per fare un po’ di cyclette pulivano tutto, dovrebbe essere la normalità, però è chiaro che adesso c’è più attenzione su tutto, anche in queste cose“.

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