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Rugby, l’haka in Sudafrica diventa un incidente diplomatico

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La Haka neozelandese
La Haka neozelandese / LaPresse

A Johannesburg si è sfiorata la crisi diplomatica tra Sudafrica e Nuova Zelanda poco prima dell’inizio del match tra le due nazionali, valevole per il terzo turno della The Rugby Championship. A causare i guai è stata l’haka, la tradizionale danza che gli All Blacks mettono in scena prima di tutte le partite.

Mentre i tuttineri si apprestavano alla danza, infatti, gli altoparlanti dello stadio non hanno interrotto la musica, mentre dal tetto della struttura sono partiti dei fuochi d’artificio e un aereo ha sorvolato a bassa quota lo stadio. Quello che il protocollo degli Springboks prevede per le partite casalinghe, ma che ha obbligato i neozelandesi a interrompere la haka.

Un fatto che ha scatenato le polemiche in Nuova Zelanda, con l’apertura degli All Blacks Damian McKenzie che a fine partita ha stigmatizzato l’accaduto. E che ha obbligato la federazione sudafricana a fare ufficialmente le scuse alla controparte neozelandese.

“Mi sono scusato personalmente nei confronti della federazione neozelandese per ciò che è accaduto. C’è stata semplicemente una cattiva gestione dei tempi nella fase prima dell’inizio della partita, un errore umano” ha dichiarato il presidente della federazione sudafricana Rian Oberholzer.

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