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Atletica
Simone Collio: “Con Lorenzo Patta in semifinale nella 4×100 poteva cambiare tutto”
Una carriera da velocista: il suo 10”06 del 2009 è stato per tanto tempo uno dei migliori tempi in Italia, con la maglia azzurra ha conquistato il bellissimo argento nella 4×100 m agli Europei di Barcellona 2010. Simone Collio è stato intervistato da Ferdinando Savarese nel consueto appuntamento con Sprint2u.
Tra i passaggi salienti il commento sull’assenza di Lorenzo Patta in semifinale della 4x100m alle Olimpiadi di Parigi: “Se non fossero stati sicuri della sua condizione non l’avrebbero schierato in finale. I motivi erano altri. Conosco benissimo il professor Di Mulo, mi fece esordire nel lontanissimo 2003, conosco la sua scuola di pensiero che è molto incentrata sul perfezionamento del cambio. Quando in batteria ho visto la presenza di Desalu, che poteva essere anche meritava vista la sua stagione, sono rimasto sorpreso. La sera prima Di Mulo mi aveva annunciato la ‘sorpresa’. Non lo so quale sia stata la ragione, certamente vista poi la condizione che ha espresso in finale, un tempo migliore in batteria poteva permetterci una corsia migliore in finale. Con i se e con i ma non si fanno le cose, ma analizzando un po’ le cose dopo ci siamo tutti fatti questa domanda”.
La formazione ideale di Simone Collio: “Dipende molto dalle scuole di pensiero, anche io sono uno molto incentrato sulla mentalità del professor Di Mulo. Credo molto nei collegiali, nel team, nel carisma dei frazionisti, con tutto che va oltre il tempo che viene espresso. Un quarto frazionista ha delle caratteristiche che non tutti hanno e che non è detto che uno che corre 9”96 possa avere. Secondo me la formazione era giusta, nonostante Tortu non avesse fatto un gran tempo in semifinale. L’avrei schierata anche in semifinale”.
La corsia in finale: “Parliamoci obiettivamente, se avessimo fatto la stessa identica gara in settima corsia invece che all’interno sarebbe arrivata la medaglia. I cambi sarebbero usciti più veloci e sarebbero stati tolti quei centesimi che bastavano per vincere la medaglia. Poi da qui siamo tutti bravi, loro sono stati bravissimi ed hanno corso fortissimo”.
Su Gianmarco Tamberi: “Ho vissuto il suo percorso. È stato veramente sfortunato. Si è approcciato alle Olimpiadi con una condizione stratosferica. Avrebbe sicuramente vinto e confermato l’oro. Purtroppo è successo quello che è successo e questo mi dispiace tantissimo. Ha dimostrato a tutti cos’è capace di fare”.
Guardando la nazionale in generale: “È stata un’ottima Italia. Siamo stati un po’ sfortunati con i quarti-quinti posti maledetti che ci hanno tolto medaglie. Ma la nazionale è viva, abbiamo tanti ragazzi anche parecchio giovani che si sono confermati in un contesto olimpico. Si era già intravisto qualcosa agli Europei e programmare due eventi con due picchi di forma è una grande impresa. Mi ha colpito Marcell Jacobs che ha fatto un’ottima gara, ritornare a correre quel tempo nella finale olimpica più veloce della storia”.