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Superbike, Nicolò Bulega ci crede davvero. Davanti a lui c’è il treno che porta al Mondiale

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Nicolò Bulega - Valerio Origo

Adesso Nicolò Bulega ci crede per davvero, perché il treno su cui spera di salire è ripartito dalla stazione di Cremona in perfetto orario. Prossima fermata, Aragon. Si tratta di un convoglio molto esclusivo, per il quale viene stampato un solo biglietto ogni anno. La destinazione finale è il titolo iridato. Per molti, questo treno, non passa mai. Altri hanno le risorse per fare l’abbonamento, ma sono pochissimi.

Nel mezzo, c’è il gruppo di chi si trova sulla pensilina giusta una o due volte nella vita. L’emiliano è ancora giovane, compirà 25 anni a metà ottobre e verosimilmente avrà più di un’opportunità di salire sui vagoni della gloria imperitura. Cionondimeno, non c’è nessuna garanzia che il convoglio iridato possa ripassare sul binario dove lo si sta aspettando. Dunque, se c’è la possibilità di salirci, è bene farlo al volo. Potrebbe non presentarsi mai più.

Bulega è uscito dal round di Cremona con 42 punti, bottino che gli ha permesso di ridurre a 13 le lunghezze di ritardo da Toprak Razgatlioglu, Campione del Mondo 2024 in pectore sino al sabato di Magny-Cours, dove però è incappato nell’incidente che lo ha letteralmente azzoppato nella sua apparentemente inarrestabile cavalcata trionfale. A 13 vittorie consecutive, hanno però fatto seguito 6 gare d’assenza, senza alcuna garanzia concreta relativa ai tempi di recupero.

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Uno pneumotorace non è una barzelletta, anzi. Non c’è modo di prevederne l’evoluzione. Al riguardo, il turco non può permettersi di mettere a repentaglio la sua salute. Infatti, non è sceso in pista a Cremona. Inoltre, il calendario non lo aiuta. È stato vittima di un serio infortunio proprio nell’imminenza di quattro tappe nell’arco di cinque settimane.

Peraltro, in quale stato tornerà in pista? Se tornerà in pista in questo 2024. Difficile pensare possa essere subito al 100% del suo altissimo potenziale. Ecco perché Bulega ci può credere per davvero, nella conquista del Mondiale. Sarebbe figlio delle disgrazie altrui? Ni, perché restare in piedi ed evitare incidenti è un merito.

Il convoglio del titolo 2024 sembrava avere destinazione Sarkaya, sul Mar di Levante. Però la sorte (o il destino, che dir si voglia) potrebbe aver fatto scattare lo scambio capace di portare il treno a Taneto, immerso nella campagna reggiana. Prossimo snodo ferroviario, Aragon, già questo weekend. Domenica sera si potrà avere un’idea ancora più chiara sul binario in cui si fermeranno i vagoni, il 20 ottobre.

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