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Ciclismo

Tadej Pogacar sulle orme di Merckx. Ogni obiettivo diventa una vittoria

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Tadej Pogacar
Tadej Pogacar - Lapresse

Nello sport diventa sempre molto difficile fare confronti, ma quello che ha fatto Tadej Pogacar oggi e in generale, quello che ha fatto nel 2024 (o anche negli anni precedenti), lo fa entrare più prepotentemente nella storia del ciclismo. È innegabile dire che lo sloveno, se dovesse chiudere domani la sua carriera, sarebbe già uno dei più forti di sempre di questa disciplina.

L’annata è stata a dir poco incredibile, da vero Cannibale, andandolo a paragonare ad un certo Eddy Merckx, che per tutti resta, ad oggi, il ciclista numero uno di tutti i tempi. Ha vinto in ogni dove il fuoriclasse sloveno: partendo dalla Strade Bianche, passando dalla Liegi-Bastogne-Liegi, per poi dominare Giro e Tour fino a questo Mondiale.

Ogni obiettivo che si è prefissato (a parte la Milano-Sanremo, per la quale però sembra pronto al salto sul primo gradino del podio nei prossimi anni), lo sloveno l’ha portato a casa, non solo senza mai fallire, ma anche dimostrando una superiorità disarmante.

E il futuro? È tutto ancora da scrivere, ma, almeno sulla carta, sembra pieno di record da infrangere. Numero di vittorie, successi nei Grandi Giri, ovviamente la tripletta Giro-Tour-Vuelta, il completamento di tutte le Classiche Monumento (mancano solo Sanremo e Roubaix), sono tutti obiettivi che Pogacar può puntare e la percentuale di riuscita è davvero altissima.

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