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US Open 2024, Flavio Cobolli deve arrendersi alla solidità di Daniil Medvedev in tre set

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Flavio Cobolli
Flavio Cobolli / Corinne Dubreuil/ABACAPRESS.COM / IPA Sport

Flavio Cobolli ci ha provato, ma Daniil Medvedev si è dimostrato più forte. Il giovane tennista romano (n.31 del ranking) è stato sconfitto con il punteggio di 6-3 6-4 6-3 dal russo (n.5 del ranking) nel terzo turno degli US Open 2024. Una partita in cui Cobolli si è fatto amare dal pubblico dell’Arthur Ashe Stadium, con alcune giocate sopraffine. La sua prestazione è stata affossata, però, dal rendimento al servizio troppo deficitario.

Flavio non ha quasi mai potuto contare su “punti gratuiti” e, contro un avversario eccezionale in difesa, avere un apporto importante dalla battuta è fondamentale. Il moscovita, dal canto suo, si è confermato in buona forma e, viste le uscite di scena di Novak Djokovic e di Carlos Alcaraz, si candida per bissare il titolo del 2021 a Flushing Meadows. Sul suo cammino, negli ottavi di finale, troverà il portoghese Nuno Borges, che già aveva affrontato e sconfitto negli Australian Open di quest’anno.

Nel primo set la partenza di Cobolli è bruciante e con alcuni vincenti di dritto il giocatore italiano va avanti di un break. Una goccia in un oceano però perché Medvedev cambia marcia. Sfruttando la poca incisività al servizio di Flavio, il russo mette in scena il suo tennis di grande profondità e regolarità e il nostro portacolori perde due turni alla battuta consecutivi. Di carattere il romano cancella tre set-point nell’ottavo game, ma nel nono non può nulla (6-3).

Nel secondo set Cobolli si trova un’altra volta in apertura con l’acqua alla gola, sotto 0-40, ma si salva con grande determinazione. Nel terzo gioco però il n.5 del ranking va a segno. Il tennista tricolore comunque rimane in partita e ha sulla racchetta quattro palle del contro-break, ma un po’ la bravura del moscovita e un po’ la fretta non gli consentono di concretizzare. Il classe 2002 del Bel Paese è costretto sempre agli straordinari nel nono gioco, annullando tre set-point, ma l’epilogo è solo rimandato (6-4).

Nel terzo set Flavio regala lampi di qualità, strappando il servizio al rivale nel secondo gioco. Sfortunatamente per lui, il servizio non è amico in questa serata a New York e con i suoi “tentacoli” Medvedev è abile a evidenziare questa pecca, ribaltando la situazione e andando avanti lui di un break (3-2). Nel gioco successivo, alcuni punti spettacolari garantiscono a Cobolli il contro-break, ma è l’ultima scintilla nella partita dell’azzurro. Il moscovita si mette nella modalità muro e per il n.31 del mondo c’è poco da fare (6-3).

Dando uno sguardo alle statistiche, come detto, il fondamentale del servizio è l’aspetto su cui Cobolli dovrà continuare a lavorare, specie se le sue ambizioni saranno quelle di far partita pari contro avversari del genere. Il 40% di prime di servizio in campo è un dato negativo e il 65% dei punti vinti non così entusiasmante. In tutto questo, va annotato anche un deficit negativo nel rapporto tra vincenti e gratuiti pari a 18/35.

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