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US Open 2024: Jannik Sinner, la 13a contro Medvedev vale la semifinale nella notte dei numeri 1 con Swiatek-Pegula

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Jannik Sinner
Jannik Sinner / LaPresse

A buon diritto questa la si può chiaramente chiamare la notte dei numeri 1. Figurativa per chi vive a New York, perché la notte sarà sera, effettiva per chi si trova in Italia: in ogni caso, sarà qualcosa di davvero infuocato, perché per i due leader mondiali dei rispettivi ranking la questione non sarà semplice.

Chi l’avrà davvero complessa è Jannik Sinner. Per l’uomo che ormai dal lunedì successivo al Roland Garros detiene il trono del tennis mondiale è tempo di cercare la rivincita di un quarto di finale andato in maniera oltremodo assurda contro Daniil Medvedev. Il capitolo numero 13 della saga con il russo non necessita ormai di particolari presentazioni: s’è detto e scritto di tutto su questa vera e propria saga. Ed è anche noto il fatto che in tanti, forse non a torto, considerino questa una finale anticipata a tutto tondo. Del resto, si tratta delle due teste di serie più alte rimaste nel torneo. Difficile immaginare quali saranno le chiavi tattiche dei due, considerando che le hanno cambiate parecchie volte nel corso dell’ultimo anno di confronti e spesso e volentieri questo ha regalato confronti intensissimi. Una cosa, però, è certa: entrambi arrivano con fiducia, l’uno dopo il 7-6(3) 7-6(5) 6-1 rifilato all’USA Tommy Paul, l’altro dopo i soli quattro game concessi alla copia ben più che brutta del portoghese Nuno Borges, probabilmente vittima del classico spaesamento da prima sull’Arthur Ashe Stadium.

Chi vincerà troverà uno tra l’australiano Alex de Minaur e il britannico Jack Draper. Per il potenziale erede in quota british dell’eredità lasciata da Andy Murray c’è un test davvero complesso, ancor più perché con l’aussie lui non ha mai vinto (0-3 nei precedenti). Questi US Open, però, lo hanno visto davvero imporsi all’attenzione del tennis mondiale. Va detto che è tutto accaduto con un certo ritardo, perché almeno di un anno ha dovuto spostare in avanti tutto causa infortuni. Quegli stessi infortuni che hanno fatto temere per la forma di de Minaur fino a questo punto, ma le ultime sue uscite ispirano una buona fiducia. C’è però un segreto che poi tanto segreto non è a favore di Draper: sperare di vincere, che lo faccia anche Sinner e che, dunque, l’eventuale semifinale si trasformi in un affare tra due che possono definirsi in ottimi rapporti, come raccontato dallo stesso ventiduenne del Sutton.

In campo femminile, invece, Iga Swiatek deve davvero tenere d’occhio in maniera importante quello che accadrà, perché perché al di là di ogni altro dato se c’è una giocatrice che la può far soffrire, anche visti i continui e alternati risultati del 2023, quella è Jessica Pegula. La numero 6 del seeding, peraltro, ha anche la grande occasione di potersi giovare dell’Arthur Ashe Stadium tutto a favore, una di quelle atmosfere elettriche in cui molto si può fare. La vincitrice se la potrebbe vedere con la ceca Karolina Muchova, e con lo stato di forma di lei non sarebbe tanto semplice fare i conti. Certo, tutto questo a meno di un altro colpo della brasiliana Beatriz Haddad Maia, che appare in queste settimane newyorkesi molto più rinfrancata rispetto al passato recente. Il tutto per la gioia degli onnipresenti tifosi brasiliani, che la seguono un po’ ovunque nel circuito con tantissima passione.

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