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Volley, in Superlega 2024-2025 resta la regola del numero minimo di italiani in campo. Ma c’è chi la aggira…

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Kamil Rychlicki
Rychlicki/Ipa

Avviso ai naviganti. Quello che segue non è un pezzo polemico, anche perchè il fenomeno è tutt’altro che diffuso e riguarda soprattutto atleti che la nazionalità italiana ce l’hanno da tempo e, quando è stato il momento, hanno risposto presente alla chiamata azzurra. Quello che sembrava un fenomeno in espansione, il cambio di nazionalità “tattico” per eludere le regole poste in Superlega dalla Lega serie A sull’utilizzo obbligatorio degli italiani, è già passato di moda e la speranza è che non ci torni mai più, di moda.

L’unico “caso” controverso riguarda il centrale di Perugia Sebastian Solè, italiano di passaporto ma non convocabile in Nazionale per sua scelta ma, con l’arrivo del suo ex compagno di Nazionale Loser da Milano, bisogna dire che Solè, vista la presenza in rosa anche di Roberto Russo, inizia questo torneo come prima riserva di Perugia e dunque il “giochino” del centrale italiano in più sarà molto circoscritto per la squadra campione d’Italia.

Per il resto si potrà sostenere che qualche “oriundo” potrebbe togliere il posto ai giovani italiani ma anche qui stiamo parlando davvero di numeri irrisori e in ogni caso, a parte qualche fenomeno vero, non tutti gli altri sette atleti presenti nelle rose delle squadre di Superlega con la nazionalità italiana acquisita hanno il posto da titolare fisso assicurato.

La situazione più recente è quella del centrale Marko Podrascanin che ha ottenuto il passaporto italiano in seguito al matrimonio e che è stato ingaggiato da Civitanova. Il centrale serbo/italiano ha 38 anni e probabilmente ha concluso con Parigi 2024 la sua avventura in Nazionale per cui non può essere preso in considerazione per la Nazionale azzurra, così come Santiago Orduna, alzatore di Civitanova, argentino di nascita, italiano di adozione ma non nel mirino di Fefè De Giorgi.

Nel mirino del tecnico azzurro potrà andarci l’opposto di Trento, Kamil Rychlicki, origine polacca, nazionalità lussemburghese e dall’anno scorso italiano a tutti gli effetti. Il campione d’Europa per club ha già dato la sua disponibilità per essere chiamato in azzurro ma si dovrà aspettare fine stagione per avere il via libera di Volleyball World per il cambio definitivo di nazionalità e a quel punto Rychlicki sarà italiano a tutti gli effetti, abile e arruolabile per la squadra azzurra.

Per il resto sono tutte situazioni conosciute che in diversi casi hanno già indossato la maglia azzurra, a partire da Osmany Juantorena, schiacciatore di Monza nato a Cuba, fino ad arrivare a Oleg Antonov, schiacciatore di Grottazzolina, nato in Russia ma italiano da sempre. Gli altri due italiani acquisiti sono due centrali, l’ex australiano Aidan Zingel, 34 anni, in forza a Verona e Dragan Stankovic, una istituzione a Modena, ex serbo ma entrambi non rientrano nei piani di Ferdinando De Giorgi.

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