Ciclismo

Vuelta a España 2024, colpaccio di Urko Berrade in fuga. Crolla Mikel Landa

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Urko Berrade - Lapresse

Non avevano mai vinto una tappa alla Vuelta a España, ne sono arrivate addirittura tre in una volta sola: la Equipo Kern Pharma dà spettacolo e trova l’ennesimo successo nella corsa di casa con l’impresa in fuga di Urko Berrade che a 26 anni trova il trionfo più prestigioso della carriera. Alla vigilia del weekend decisivo resta in Maglia Rossa Ben O’Connor, da domani tutte le giornate saranno decisive per la classifica generale.

Più che una fuga, oggi al termine della solita ora tirata a velocità folli (sfiorati anche oggi i 50 km/h di media), è andato via un vero e proprio gruppo. Quarantadue uomini all’attacco: Kaden Groves (Alpecin Deceuninck), Stefan Kung (Groupama FDJ), Jasha Sutterlin (Bahrain Victorious), Mauro Schmid (Jayco AlUla), Mathias Vacek (Lidl Trek), Owain Doull e James Shaw (EF), Simon Guglielmi e Mathis Le Berre (Arkea B&B), Ion Izagirre e Jesus Herrada (Cofidis), Jorge Arcas e Oier Lazkano (Movistar), Kim Heiduk e Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers), Nadav Raisberg e Riley Sheehan (Israel Premier Tech), Steven Kruijswijk e Attila Valter (Visma Lease a Bike), Filippo Baroncini, Brandon McNulty e Marc Soler (UAE Emirates), Roger Adrià, Nico Denz e Aleksandr Vlasov (Red Bull Bora-Hansgrohe), Thomas De Gendt, Arjen Livyns e Jonas Gregaard (Lotto Dstny), Mattia Cattaneo, Casper Pedersen e Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step), Gianmarco Garofoli, Hardol Tejada e Nicolas Vinokourov (Astana Qazaqstan), Urko Berrade, Pablo Castrillo, Unai Iribar e Pau Miquel (Kern Pharma), Max Poole, Pavel Bittner, Chris Hamilton e Tim Naberman (DSM Firmenich).

Il plotone della Maglia Rossa ha, come di consueto, lasciato un gap importante ai fuggitivi, praticamente concedendo la possibilità di giocarsi la vittoria di tappa. Lo scontro tra i big, anche se limitato, c’è stato solamente sul GPM di Puerto Herrera dove l’unico a pagare dazio è stato Mikel Landa, staccato rispetto ai rivali per il podio.

Davanti a mano a mano si è andato ad assottigliare il drappello, con alla fine tredici uomini a giocarsi il successo finale. Tra questi in un primo momento era presente anche l’azzurro Cattaneo, costretto però negli ultimi dieci chilometri a fermarsi per aiutare Landa. Il colpo da finisseur è arrivato da parte di Berrade che a cinque chilometri dal traguardo, sfruttando anche la superiorità numerica, ha salutato la compagnia volando in solitaria sul traguardo. Secondo l’elvetico Schmid, terzo Miquel, poi Poole e Vlasov.

Gruppo dei migliori giunto a 6’40”, a oltre 3′ dalla vetta, con le chance di podio praticamente gettate alle ortiche, Mikel Landa.

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